WINDMÖLLER & HÖLSCHER ITALIANA SRL
Via Giuseppe Saragat, 9
26900 Lodi (LO) – Italy
Tel. +39 0371 339 99
www.wh.group
Fondata nel 1869, Windmöller & Hölscher è leader mondiale nella realizzazione di macchinari e sistemi per la produzione di imballaggi flessibili. Il suo portafoglio prodotti comprende sistemi ad alte prestazioni per l’estrusione di film, la stampa e il converting. Tramite la controllata Garant, è inoltre presente nei settori delle borse di carta, dei sacchi di grandi dimensioni e delle macchine usate.
Packaging 4.0: intelligente, intuitivo, integrato
Digital Change e Industry 4.0: termini imprescindibili in qualunque analisi del mercato e della gestione d’impresa, che operatori ed esperti analizzano su piani e angolazioni diverse. Ecco come Windmöller & Hölscher li declina nel mondo del packaging flessibile, in un’intervista a Emilio Alliegro, Sales Manager, e al nuovo Managing Director Daniele Cerizzi.
Anzitutto, come intendete Industry 4.0?
Alliegro – Industry 4.0 è una visione: macchine e sistemi controllano, senza bisogno di intervento umano, tutti gli stati importanti del processo e del sistema, condividono le informazioni e così facendo ottimizzano i processi lungo l’intera catena produttiva. Si tratta di un percorso graduale – che comporta un’evoluzione sul lungo periodo, non una rivoluzione – ma i passi già compiuti sono evidenti e concreti. Per comunicarlo abbiamo coniato il termine Packaging 4.0 che designa un ambiente di macchine intelligenti, integrate e dal funzionamento intuitivo. E – cosa fondamentale – non fine a se stesso: queste soluzioni portano benefici reali che hanno successo sul mercato. [su_expand more_text=”Continua a leggere” less_text=”Nascondi” height=”20″ link_color=”#fd0014″]
Quindi Packaging 4.0 non è solo una prospettiva futura?
Cerizzi – È una Vision ma già oggi incarnata in soluzioni concrete. Il termine Packaging 4.0 indica una direzione comune per gli sviluppi in tutte le aree di prodotto, dall’estrusione e stampa alla trasformazione, e questo è particolarmente importante perché le catene del valore dei nostri clienti stanno diventando sempre più dinamiche. La connessione dei processi produttivi riguarda le fasi di lavoro, le sedi e persino realtà oltre i confini dell’azienda stessa, e questo sviluppo continuerà a progredire perché presenta un grande potenziale di ottimizzazione. In W&H, che è un fornitore di materiali, macchine e prodotti, attivo dunque lungo l’intera catena di processo, i vantaggi dell’integrazione sono particolarmente evidenti.
Quali sono i risultati già raggiunti?
Cerizzi – La linea di film cast Filmex II, ad esempio, mette in rete i dati relativi a tutte le fasi del processo. Per l’utilizzatore, significa poter controllare il processo al 100%, raggiungendo così una produttività elevata e una costanza qualitativa eccezionale che, a sua volta, genera una prestazione ottimale del film nelle successive lavorazioni.
Quali sono le sfide che l’industria dell’imballaggio dovrà affrontare?
Alliegro – Il packaging, anche in un periodo difficile come questo, rimane un settore in crescita, il che ovviamente è positivo. Allo stesso tempo, però, è un mercato attraente, dove la concorrenza aumenta e dove, quindi, ora più che mai redditività, qualità e flessibilità sono fattori decisivi di successo. E se ordini sempre più brevi mettono alla prova la produttività degli impianti e la qualità del prodotto è un prerequisito sine qua non, il compito di noi costruttori di macchine è di contribuire alla soluzione di queste sfide. Le nuove tecnologie intelligenti sono un’arma vincente.
Flessibilità ed economicità sono spesso in contrasto tra loro. In che modo Packaging 4.0 fornisce risposte?
Alliegro – Da molti anni W&H mette in campo un Information System Production (ISP) che registra, analizza ed elabora tutti i parametri di processo per il monitoraggio in tempo reale della produttività e della qualità del prodotto finale. Oggi, alla K 2019, abbiamo presentato Ruby, un nuovo sistema IoT per la digitalizzazione della catena del valore nel settore dell’imballaggio che, applicato ai processi, valuta automaticamente i dati relativi, costruendo le basi per nuovi incrementi di prestazione. Ruby è offerto come piattaforma standard, con estensioni su misura per estrusione, stampa e conversione, ed è dotato di un’interfaccia intuitiva, che visualizza tutte le informazioni utili.
Potete fare qualche esempio specifico?
Alliegro – Applicato agli estrusori, Ruby utilizza algoritmi per valutare i dati di produzione, analizzare le tendenze e definire le soglie di non conformità, che il sistema monitora. Può mettere in relazione ciò che accade in linea con i dati di qualità provenienti dal laboratorio e dai processi a valle, aiutando i clienti a massimizzare il potenziale del loro impianto. Il rilevamento di errori e allarmi basati su questo tipo di tecnologia, infatti, si traduce in maggiore efficienza, meno sprechi e ridotta inattività. Inoltre i dati di produzione vengono archiviati in modo sicuro e, con l’ausilio dell’intuitivo Procontrol TS, possono essere utilizzati in qualsiasi momento e luogo per il controllo dei danni.
Alla scorsa K avete presentato anche la nuova generazione di estrusori “intelligenti”…
Cerizzi – Era l’estrusore in bolla Varex II con Turboclean, caratterizzato da un cambio automatico del prodotto in soli 12 minuti, contro i 40 minuti dell’operazione manuale classica. Parliamo di mezz’ora di produttività guadagnata per ogni cambio di prodotto, senza contare il risparmio di materiale e di energia: un altro esempio concreto di produzione che diventa sempre più intelligente, passo dopo passo. [/su_expand]