Ieri la Commissione ENVI (Ambiente) dell’Europarlamento ha approvato il suo rapporto sulla riduzione dei rifiuti da imballaggio. Gli emendamenti alternativi mirati a rendere più sostenibili e ragionevoli i target di riuso e ricarica e a moderare i divieti per gli imballaggi monouso non sono passati per pochi voti. Michele Bianchi, Presidente della Federazione Carta e Grafica così commenta il voto della Commissione: “Ringrazio i MEP italiani in Commissione che si sono battuti fino all’ultimo per rendere il testo più ragionevole ed equilibrato e per difendere gli interessi del Sistema Italia e dell’Economia Circolare europea, due eccellenze da migliorare. Il testo dovrà ora essere esaminato dal Parlamento in plenaria a novembre: sarà fondamentale riproporre e approvare in quel contesto le modifiche, non approvate oggi, ma che godono di un consenso trasversale”.
“Purtroppo – prosegue Michele Bianchi – la revisione della normativa sugli imballaggi è diventata l’arena dello scontro tra riuso e riciclo, pratiche già ricomprese nella gerarchia comunitaria. La criticità in questa proposta di revisione della direttiva imballaggi (PPWR) è proprio nella sua impostazione iniziale e che la Commissione non ha modificato: perché non si mira solo a promuovere il riuso creando quel quadro giuridico necessario a sviluppare le condizioni infrastrutturali e ambientali utili a renderlo economicamente praticabile ed efficace in termini ambientali, ma lo si impone, con divieti ai prodotti monouso in svariati contesti e con obiettivi molto alti di riuso in svariati settori. Tali divieti e obiettivi prescindono da ogni condizione infrastrutturale e ambientale, come se la miglior efficacia ambientale del riuso fosse già garantita e assodata sempre e comunque, ma è evidente a tutti che non è così. Inoltre – conclude Bianchi – questi obiettivi e divieti ignorano i risultati raggiunti dal riciclo da molte filiere e da alcuni Paesi (tra cui proprio l’Italia, stabilmente oltre l’85%) in attuazione delle regole europee in materia di rifiuti e di economia circolare. E risultano poi discriminanti rispetto a un materiale come la carta, che è di origine naturale, rinnovabile, compostabile, riciclabile e ampiamente riciclata, ma non idonea al riuso. E’ necessario che obiettivi e divieti vengano differenziati per materiali e che la carta (che da sempre deve perseguire obiettivi di riciclo più alti degli altri materiali) ne sia esentata.”
Il sistema del riciclo italiano ed europeo è a un livello di eccellenza mondiale ed è il risultato di miliardi di euro di investimenti pubblici e privati. L’obiettivo della Federazione Carta e Grafica è quello di migliorarlo e non di comprometterne i risultati sociali e ambientali.