Finat, federazione internazionale dei produttori di etichette autoadesive, presenta Radar, una pubblicazione semestrale dedicata agli associati, che aggiorna su trend e tassi di crescita nella supply chain europea della banda stretta.
In particolare, Radar mette in relazione le analisi sull’andamento di mercato con le prestazioni di trasformatori, brand owner, fornitori di materiali e beni strumentali. Nel primo numero, oltre 50 etichettifici di varie nazioni europee hanno partecipato a un sondaggio relativo agli andamenti di vendite e profitti, ai dati di produzione e all’approvvigionamento dei beni strumentali. Dall’elaborazione delle risposte emerge che, a fronte di una crescita media del fatturato 2013 pari al 5,15%, nel 2014 i trasformatori europei prevedono una crescita del 3,08% e un incremento medio della domanda (a volume) del 3,61%.
Il primo numero di Radar include anche uno European Labelstock Index e uno European Conventional Press Index, che aggregano dati utili a evidenziare la crescita e/o contrazione rispetto al trimestre precedente in ciascun settore.
L’incognita “altre regioni” Nel primo numero del rapporto, i brand owner hanno risposto a un sondaggio relativo alle tendenze di approvvigionamento delle loro aziende, e alla propensione a sostituire i consueti canali di approvvigionamento (occidentali) con quelli di altre regioni. Più del 50% degli intervistati ha dichiarato che entro i prossimi 12 mesi prenderanno seriamente in considerazione la ricerca di nuove fonti, per alcune o per tutte le etichette attualmente acquistate in Europa occidentale.
A dispetto di questa dichiarazione di intenti, le statistiche di settore sono positive. Nel 2013 la domanda di etichette autoadesive in Europa è cresciuta del 3,5%, soprattutto nella seconda metà dell’anno, con le etichette non cartacee (in pellicola) al +5,9% e quelle di carta al +3,3%; la crescita maggiore si è registrata nei paesi a Est.In base ai risultati del 1º trimestre dell’anno in corso, anche le previsioni per il 2014 sono positive.