Erano più di duecento i partecipanti al Flexo Day Sud del 3 aprile scorso, organizzato come ogni anno da Atif a Salerno per favorire l’aggiornamento sulla tecnologia per la stampa flexo nella sezione meridionale della nostra lunga penisola.
Si tratta di un evento che va acquisendo un’importanza sempre maggiore, anche in virtù del fatto che in Campania in particolare e in generale nell’Italia del centro-sud, si è sviluppato un distretto della stampa e del converting forte e numeroso, con una serie di player di respiro internazionale e molte piccole aziende in crescita vivace. L’aggiornamento si impone, dunque, e sono gradite le occasioni di incontro e confronto su argomenti di sostanza, in questo caso favorite dal fatto che l’attuale presidente di Atif, Marco Gambardella, “gioca in casa” (la sua azienda, Bioplast, è basata a Nocera Inferiore) e ha dunque svolto con particolare efficacia il ruolo di anfitrione.
Ma queste premesse, da sole, non bastano ad assicurare il successo dell’evento. Quest’anno gli argomenti in programma erano di sicuro interesse e le relazioni oggetto di un’attenta preparazione, mirata a concentrare in 20 minuti informazioni di sostanza, esposte con chiarezza (moderatore l’ottimo Egidio Scotini di Sun Chemical). E così è stato, con in più quel quid di amichevolezza che caratterizza gli incontri dei flessografi, dove si intrecciano “in scioltezza” analisi, contatti, scambi di opinioni e di idee.
A latere del convegno, lo spazio espositivo dedicato agli sponsor della manifestazione, fornitori di prodotti e servizi per la stampa flessografica: i “Gold” DuPont, Rossini, SunChemical e Uteco, e i “Silver” 3M, Biessse Tape Solutions, DigitalFlex, Edigit, ETS International, I&C, Kao Chimigraf, Koenig & Bauer, Lohmann, Mavigrafica, Omet, Tesa.
Formazione professionale in apertura
L’apertura dei lavori è spettata, naturalmente, al presidente Atif in carica, Marco Gambardella, che ha “chiamato in correo” il past president Sante Conselvan e gli altri membri del board (con menzione speciale e tributo di riconoscenza a Monica Scorzino, vice direttore Assografici, a cui Atif fa capo), che sostengono le attività dell’associazione con impegno personale e professionale a tutto campo.
Dopo il saluto del presidente di Confindustria Salerno, Andrea Prete, il responsabile del corso ha fatto un bilancio del Master in MAteriali e Tecnologie Sostenibili per PACKaging Polimerici e Cellulosici (MATESPACK), inaugurato quest’anno accademico all’Università di Salerno per provvedere l’industria affamata di competenze una nuova leva di giovani preparati e provveduti di skill e consapevolezza. Molto efficace, al riguardo, la testimonianza di due studenti (bravissimi e comunicativi) sulla “bontà” della preparazione ricevuta, oltre che sul valore attribuito gli stage in azienda, attesi con impazienza per questa fine d’anno scolastico, di cui i ragazzi hanno sottolineato anche il valore di “ponte” con il mondo del lavoro.
Complementare per contenuto e empatia, il successivo intervento di Giuseppe Aiuto che ha aperto agli studenti le porte della sua Polipack, mettendo a disposizione le competenze proprie e delle maestranze. Una disponibilità compensata da un feed back più che positivo: “la buona pratica si fonda sulla buona teoria”, ha dichiarato l’imprenditore, sottolineando quanto sia feconda la reciprocità fra Accademia e Impresa.
Rulli, retini e altri animali
Parafrasando il titolo di un delizioso romanzo di Gerald Durrell, accenniamo ai temi delle relazioni più squisitamente tecniche di questo Flexo Day Sud, rimandando al sito Atif per la visione delle relazioni complete.
Tito Lo Priore per il Comitato Tecnico di Atif ha anticipato il contenuto del corposo “doc 11” sui rulli anilox in flessografia, in fase di ultimazione con il contributo di tutti i produttori di rulli operativi sul mercato italiano. Ricalca l’impostazione dei precedenti (è stato appena pubblicato quello sugli inchiostri) e si propone di fornire una utile Linea Guida su questo elemento fondamentale della qualità di stampa.
“La qualità è nel metodo” era il titolo dell’intervento di Stefano d’Andrea e Sergio Molino, sperimentata coppia di consulenti comunicativi ed esperti, che hanno mostrato, dati alla mano, l’importanza di dottare le linee guida e le pratiche di buona fabbricazione, e aggiornato sui lavori di testing e standardizzazione svolti nel Centro Tecnologico avviato lo scorso anno da Atif presso l’Istituto Tecnico Ripamonti in collaborazione con il Comitato Grafico di Como.
Ad Andrea Caselli di Uteco è spettato invece il compito, non banale, di illustrare i Trend della stampa flessografica. Oltre a documentare la preminenza di questa tecnologia nel mondo del package printing e del labeling, Caselli ha evidenziato, con l’occhio allenato del costruttore di macchine, l’attualità e centralità di alcuni elementi e tendenze: citati software di “dialogo” (siamo in era industry 4.0), ottimizzazione dei processi e ibridazione delle tecnologie in linea, con qualche utile incursione sull’extended gamut e altri aspetti significativi per la qualità, l’economicità e la compatibilità ambientale (EB curing, ad esempio).
L’impatto delle tecnologie di retinatura in flessografia è stato spiegato con efficacia da Riccardo Labianca DuPont, mentre illustrare il contributo che ha dato all’evoluzione della stampa flessografica l’introduzione dei materiali compositi è spettato a Francesco Lettieri di Rossini SpA. L’esperto ha documentato con l’aiuto di dati e test gli esiti dell’impiego della fibra di carbonio nella realizzazione o nel solo rivestimento dei mandrini, carrier e sleeve portaclichè per la stampa flexo (Rossini dispone degli strumenti per valutare, per ciascuna esigenza del cliente, il rivestimento ideale, valutandone analiticamente i comportamenti).
I punto di vista del brand e il tema cruciale della Sostenibilità
Dopo il video celebrativo dei vincitori dello scorso Bestinflexo 2018 (ora in lizza per il premio europeo), la parola è passata a un importante produttore del prodotto italiano più tipico, nonché gloria del sud Italia. Giandomenico Marcone, responsabile acquisti Granoro, ha parlato del packaging della pasta, del passaggio di Granoro dalla stampa roto alla flexo, e delle nuove confezioni eco compatibili. I motivi e i vantaggi (anzitutto di qualità sui supporti più disparati) di questa tecnologia, ha testimoniato il manager, si traducono anzitutto in velocità del processo, possibilità di impiegare inchiostri ad acqua e gestibilità delle tirature brevi.
Il compito di chiudere una mattinata di lavori densa e impegnativa è spettato a Fabio Cavazzi e Giuseppina Graci di Sun Chemical, che sono riusciti a compendiare pregnanza di contenuti e vivacità d’esposizione sul tema cruciale e complesso della sostenibilità degli inchiostri per la stampa di packaging, per spiegare cosa vuol dire e come si può assicurare. I due formulatori del Laboratorio R&D di Settala hanno chiarito che significano biodegradabilità e compostabilità e aiutato a capire quali sono i fattori in gioco (temperatura e tempo in primis), il ruolo del supporto stampato del packaging, la natura delle bioplastiche (che non sono necessariamente biodegradabili), i requisiti e comportamenti degli adesivi e dei vari tipi di inchiostri, con un’attenzione particolare agli inchiostri bio-rinnovabili e ai nuovi prodotti “green” a solvente e base acqua.