“Da anni, l’elevata qualità di stampa è un dato di fatto nel settore degli imballaggi flessibili, ma non è il caso nel settore del cartone ondulato, in cui la protezione del prodotto ha sempre contato di più della promozione del marchio. Ma ora, sempre più marchi chiedono grafica complessa a più colori, su diversi tipi di substrati – che è una cosa positiva per la post-stampa flessografica, ma non lo è altrettanto per la prestampa litografica”.
Bruno Amadio, ex titolare di Tadam e oggi responsabile dell’impianto di Inci-Flex fin dall’acquisizione della società nella seconda parte del 2021, riflette sul successo dell’azienda con sede a Maltignano ai Global Flexo Innovation Awards (GFIA) sponsorizzati da Miraclon. Inoltre, spiega che “a partire dall’acquisizione di Tadam da parte del più grande fornitore di servizi di prestampa d’Italia, Inci-Flex ha replicato la linea di produzione di Tadam investendo in un FLEXCEL NX System per il proprio sito produttivo di Concorezzo, in Lombardia. Ciò mette in evidenza i vantaggi in termini di produzione e qualità di cui possiamo godere insieme ai nostri clienti grazie alla tecnologia FLEXCEL NX.
La candidatura congiunta con il converter di Gruppo Sada ha conquistato un Silver Award per il workflow della produzione sottostante alla conversione del processo da litografia a flessografia per un’eccellenza dei marchi alimentari come Barilla. Grazie alla migrazione del lavoro dalla prestampa litografica alla post-stampa flessografica con le lastre FLEXCEL NX, abbiamo ridotto i tempi di consegna del 70% e di produzione da 20 giorni a 6 ore con una riduzione dei costi del 35%.
Cambia il ruolo dell’ondulato
Come nel caso di altre candidature GFIA, quella di Tadam/Sada la dice lunga sui fattori al lavoro nel settore dell’ondulato che stanno cambiando il ruolo degli imballaggi secondari. Da un po’, marchi e retailer sono passati agli imballaggi direct-to-shelf, ma con la crescita esponenziale dell’e-commerce, ulteriormente accelerata dalla pandemia di COVID-19, gli imballaggi secondari hanno il compito di portare un messaggio chiaro nelle case. Se a questo aggiungiamo l’onnipresente pressione a produrre più rapidamente a costi inferiori, gli argomenti a favore della post-stampa flexo diventano ancora più convincenti. Stefano d’Andrea, membro della giuria GFIA, ha parlato proprio di questo dicendo che la candidatura “ha dimostrato quali sono i vantaggi attesi di un costo di produzione più basso e un time-to-market più veloce. E se aggiungiamo l’eccellente e prevedibile qualità garantita dal sistema KODAK FLEXCEL NX, stiamo offrendo un vantaggio prezioso agli acquirenti di stampa”.
Tadam e Sada collaborano dal 2015, mettendo in campo la rispettiva esperienza nella prestampa e nella stampa in numerosi progetti su ondulato. Tadam è specializzata negli imballaggi di cartone ondulato, principalmente per il settore alimentare, che rappresenta l’80% dell’attività. Sada produce imballaggi flessibili e di cartone ondulato con la stampa flessografica e la stampa offset, e l’80% della produzione dell’azienda è costituito da imballaggi per il settore alimentare. L’azienda ha sette filiali in Italia nonché progetti commerciali con altre aziende in Italia e in Europa.
Barilla alza l’asticella
Poiché Mulino Bianco è uno dei marchi più importanti di Barilla, l’asticella della qualità è molto alta. Fino a qualche tempo fa, veniva utilizzata la tradizionale accoppiata di prestampa litografica e laminazione con un diverso produttore di imballaggi, una strada sempre meno percorribile a causa dei costi elevati e del processo di produzione più lungo e complesso che richiedeva 20 giorni per produrre 20.000 cartoni in due siti produttivi e tre linee di produzione. Abbiamo quindi deciso di provare la post-stampa flessografica, usando la macchina da stampa flexo Goepfert di Sada, con fustellatrice integrata, e le lastre KODAK FLEXCEL NXC fornite da Tadam”.
Sada aveva già familiarità con la tecnologia FLEXCEL NX di Miraclon, che aveva conosciuto nel 2015 quando Tadam aveva commissionato il proprio sistema FLEXCEL NX. Bruno Amadio spiega come è nata la decisione di investimento: “Stavamo cercando un modo per risolvere quelli che allora ritenevamo fossero problemi critici che non consentivano di ottenere una stampa flexo di qualità sull’ondulato, in particolare la scarsa copertura dell’inchiostro quando usavamo inchiostri a base acqua, e superare la difficoltà di ottenere colori nitidi nelle alte luci. Capii immediatamente che le lastre FLEXCEL NX erano la soluzione, quindi iniziammo a esplorarne il potenziale, lavorando con alcuni nostri clienti di lunga data nell’ambito della cartotecnica”.
Uno di questi era Sada, in cui Gerardo Budetti e il suo team di ricerca e sviluppo avevano il compito di identificare nuove tecnologie innovative. Anche lui riconobbe immediatamente il potenziale della tecnologia FLEXCEL NX di “portare la nostra produzione flexo a un livello superiore. I risultati coerenti offerti dalle lastre FLEXCEL NX in macchina ci hanno permesso di rimettere in questione con sicurezza l’approccio ormai consolidato alla laminatura litografica, in particolare nella stampa di lineature di retino delle alte luci su cartone rivestito.
Risparmi significativi
Per Budetti, responsabile della ricerca e sviluppo di Sada, “il passaggio dalla stampa offset alla flessografia ha reso possibili risparmi eccezionali in termini di tempi e costi: invece di 20 giorni, ora 6 ore sono sufficienti per stampare e fustellare 20.000 confezioni con una riduzione dei costi del 35% e un miglioramento impensabile dei tempi di consegna. Senza contare i vantaggi in termini di sostenibilità in quanto i substrati più sottili che è ora possibile utilizzare sono più facili da riciclare.” Ha poi aggiunto che le condizioni post pandemia hanno fatto aumentare rapidamente e in modo sproporzionato il prezzo delle materie prime, che oltretutto scarseggiano. È quindi difficile fare previsioni… Devi resistere, ma l’esperienza di Tadam e il sistema FLEXCEL NX rendono tutto più facile”.
“Stabilità assoluta del punto”: un vantaggio chiave
Quattro “Best In Flexo” Award consecutivi dell’ATIF, l’associazione tecnica di riferimento italiana per la flessografia, sono la testimonianza dei risultati ottenuti da Tadam grazie alle soluzioni FLEXCEL NX. In merito alle caratteristiche più interessanti della tecnologia FLEXCEL NX, Bruno Amadio segnala la “stabilità assoluta del punto che offre diverse opzioni avanzate di motivi di superficie per le lastre. Ci consente di personalizzare i motivi delle lastre in base ai requisiti specifici di ogni lavoro”. Sottolinea tuttavia che questo processo implica una stretta collaborazione tra Tadam e i suoi clienti. “La personalizzazione non avviene così per caso – entrambi i partner devono investire in lavoro preliminare, ad esempio studiando e analizzando la condizione della macchina da stampa di destinazione. Ma una volta che i clienti e i marchi vedono i risultati, sono felici di assegnare macchine e risorse al lavoro”.
Il flusso di lavoro alla base degli imballaggi per il marchio Mulino Bianco è un ottimo esempio di personalizzazione delle lastre FLEXCEL NX, spiega Bruno. “Dopo aver elaborato i file con lo standard Fogra 39 per la stampa offset, implementiamo la conversione in flexo per modificare nuovamente le immagini, questa volta tenendo conto delle caratteristiche della macchina da stampa di Sada. Poi eseguiamo l’imaging della lastra FLEXCEL NXC usando una delle opzioni avanzate di motivi di superficie. Il risultato sono colori pieni e brillanti, una tenuta minima del punto dell’1% e una corrispondenza perfetta alla qualità dei cartoni laminati con la litografia”.
“Un approccio alla qualità curato e standardizzato”
Come ultimo commento sulla candidatura, Stefano d’Andrea, membro della giuria GFIA, aggiunge: “L’approccio dei team di Tadam e Sada dimostra che non si ottengono risultati di qualità modificando continuamente le impostazioni della macchina; è la conseguenza logica di un processo curato e standardizzato. Ecco perché tengo particolarmente a congratularmi con i team di Tadam e del Gruppo Sada per questo riconoscimento”.