Tech:Art (grafica e packaging) mostra come un’azienda creativa può sfruttare le prerogative della tecnologia digitale più avanzata per inventare nuovi prodotti e servizi. Mettendo così in luce le potenzialità di uno straordinario parco macchine, imperniato sulle HP Indigo e altri gioielli.
Il nome, Tech:Art, esprime le due anime dell’azienda che, per dimostrare la propria expertise nel campo della grafica e del converting (dall’idea fino alla produzione: design, stile, stampa digitale, finissaggio di packaging e materiale POP), lo scorso 9-11 settembre ha aperto le porte a clienti e opinion leader. L’evento, organizzato con un gruppo di fornitori eccellenti (HP, Esko B+B, Petratto, Duplo Neopost, Fedrigoni, Agfa MGI e Luxoro), ha visto in campo, in effetti, sia la creatività di uno staff dinamico e proattivo sia la tecnologia di un parco macchine up to date, imperniato sulla tecnologia digitale. Dove la creatività, anche in questa occasione, ha varcato i confini del già visto, trasformando l’incontro in un viaggio lungo 5 percorsi di produzione di altrettante tipologie di stampato: flyer, brochure, packaging, espositore vetrina e insegna vetrina. E dove l’arte si è manifestata in forma di musica, con l’aiuto del pianista che ha suonato dal vivo, e pittura, con il grande quadro a “mattonelle” di Massimo Polello, poi trasformate in souvenir per i partecipanti.
È proprio l’arte che, in quest’occasione, ha giocato il ruolo fondante: «Il nostro intento – ha spiegato il GM, Davide Salvo – era di mostrare l’importanza del côté Art-istico del nostro nome. Se, infatti, la bontà del nostro lavoro è certamente frutto dell’alta tecnologia che abbiamo in azienda, la fantasia e la creatività rappresentano la scintilla che ci permette di ideare soluzioni nuove e applicazioni innovative».
Sogni in metropolitana
“Dreams come true – dal sogno alla realtà” era il titolo dell’incontro, a cui hanno partecipato oltre 100 visitatori tra aziende grafiche, brand owner e agenzie creative. È stato immaginato come un viaggio in metropolitana, con una stazione dedicata a ciascuno dei cinque prodotti di cui uno speaker mostrava la nascita e la realizzazione: viaggio nel viaggio, ideati per «scoprire macchinari, innovazioni e processi, ma soprattutto per capire nel dettaglio le potenzialità di ogni fase del ciclo di lavoro in modo che possiate utilizzare tutti questi spunti nella vostra attività quotidiana, con l’aiuto degli specialisti dei brand coinvolti, disponibili a rispondere a ogni vostra domanda», spiegava ancora Salvo ai suoi ospiti. Con una “rivelazione” finale: «Alla fine di ogni percorso vedrete realizzato il prodotto che all’inizio era solo un sogno. E tornerete a casa con la convinzione che i sogni possono diventare realtà».
Stazioni e mete
Stampa digitale, taglio e fresatura, fustellatura, applicazioni ed effetti speciali, l’applicazione di foil, verniciatura e rilievi, rilegatura e dintorni. Ecco le “tecnologie creative” di Tech:Art, illustrate in cinque stazioni e otto tappe. Sono state introdotte da uno speech di Vincenzo Cirimele che ha condiviso alcune riflessioni sugli orientamenti del marketing e le relative ricadute sui supporti per la comunicazione. È stato un bel regalo: l’esperienza di Cirimele si evince dai suoi incarichi: componente del board di Dscoop, la community di stampatori digitali HP; CEO di una grande web-to-print italiana; Managing Director di una storica tipografia tradizionale…
Digital printing square. La nuovissima HP Scitex FB 11000 (1) ha sostituito la precedente FB 10000 aprendo nuovi mercati. Principale punto di forza: gli inchiostri multi-purpose HP Scitex HDR250, che assicurano perfetta adesione ed elevata resistenza e dunque la massima versatilità di applicazione anche alle alte velocità. Stampa poster, materiali plastici nonché supporti rigidi per cartotecnica e può realizzare una finitura lucida/opaca. Un nuovo sistema di alimentazione dei fogli ottimizza la stampa del cartone ondulato.
Matching avenue. Il plotter da taglio e fresatura digitale Kongsberg C64 in formato 3,20 x 3,20 m (2) taglia materiali sottili come carta e cartoncini, supporti ondulati e plastici, PVC, nonché materiali a nido d’ape, ma anche rigidi (espositori da vetrina), plexiglas, policarbonato a specchio, Forex. Prestazioni: registro perfetto tra stampa e taglio; rapido passaggio da un materiale all’altro, semplicemente sostituendo la punta; taglio a 45 gradi per i materiali rigidi che non possono essere fustellati.
Cutting avenue. La fustellatrice Petratto PDF74 (3) per stampa digitale e tirature brevi, esegue taglio, cordonatura, perforazione e semitaglio, con in più rilievo a secco e lamina a caldo. Opera in piano con le tradizionali (ed economiche) fustelle con supporto in legno; pinze di trasporto e posizionamento fogli con presa frontale; mettifoglio con messa in squadra automatico. Grazie a questa macchina ora Tech:Art può lavorare formati di 53 x 74 cm.
Sempre di Petratto, il converter piemontese utilizza la piegaincolla hotmelt Mini Metro 78, estremamente flessibile e moodulare grazie agli utensili intercambiabili e ai brevi tempi di settaggio. Luce fra 78 e 105 cm.
Gutenberg square. A questa fermata sono state illustrate le caratteristiche e potenzialità delle carte certificate Indigo di Fedrigoni (4), dei vari modelli di stampante digitale HP Indigo, della Digital Line r DM Luxoro e della verniciatrice Agfa.
Qualche spunto spiega il perché di questa dotazione. Grazie al formato 75 cm, la HP Indigo 10000 (5) si adatta a qualsiasi lavoro e si caratterizza per l’alta pila e un sistema di pinze migliorato. Tech:Art la usa per packaging, astucci, piccoli espositori, vassoietti, libri a punto metallico, utilizzando svariati materiali (carta, vinile adesivo, supporti patinati e non, carte riciclate e usomano) e grammature da 65 a 450 g/m2.
Altissimo il grado di automazione, che permette di effettuare controlli di ogni aspetto critico della lavorazione (supporti, inchiostri ecc.) e indicare le necessarie correzioni. Nella Gutenberg square di Tech:Art sono installate altre macchine HP: la HP Indigo 5600 con modalità di stampa One Shot Colour («la usiamo per le “specialty” o per “effetti speciali”, per stampare su materiali plastici, flessibili o speciali, con l’utilizzo di inchiostro bianco e opaco. Qui possiamo scatenare la nostra fantasia e giocare a soddisfare le esigenze fuori standard dei nostri clienti» dichiara Salvo) e la HP Indigo 7600 per fogli di piccolo formato, caratterizzata da grande produttività e affidabilità.
Qui si trova anche il primo esemplare venduto in Italia della DM Liner di Kurz (6). Unisce il trasferimento del foil alla stampa digitale, con una tecnologia originale, nobilitando anche tirature limitate sui substrati e i lavori più diversi: etichette, volantini e brochure, riviste e packaging, stampe di prova e mockup… Questa macchina permette di ottenere effetti metallizzati con l’aggiunta di dati variabili e, grazie a un software dedicato, anche di effettuare la fatturazione “pay-per-stamp”, la registrazione automatica delle stampe utilizzate e una gestione stock immediata tramite PC. Rappresenta uno strumento eclettico per lavori creativi: Tech:Art non ha resistito alla tentazione.
Infine, un cenno doveroso alla AGFA JetVarnish 3D (7). Questo sistema inkjet per verniciatura UV, ideale per nobilitare stampati offset e digitali fino a 52×105 cm, può effettuare la verniciatura spot UV a grandi velocità (fino a 3100 fogli/h) con nuovi effetti tridimensionali. Lavora anche a bassissimi spessori (3 micron), a più livelli, anche su tirature limitate, con la massima brillantezza e una qualità assicurata dalla telecamera che legge i crocini di stampa foglio per foglio, compensando eventuali deformazioni.
Crease avenue. Ed eccoci, infine, alla stazione dedicata a taglio, piega e cordonatura, che Tech:Art effettua con l’ausilio di macchine Duplo (rappresentata in Italia da Neopost) e Petratto Batfold. In foto la Duplo DC646Pro (8), ultima nata della gamma che realizza finiture multiple in un solo passaggio del foglio e riunisce tutti i passaggi del lavoro in un’unica macchina (slitter/cutter/creaser).
Tappe di crescita (l’appetito vien mangiando)
Le tappe di un altro viaggio, quello di Tech:Art dalla nascita ad oggi, mostrano la forza dell’intreccio fra “scouting” tecnologico, alla scoperta delle macchine in grado di realizzare sia i prodotti già noti sia quelli solo sognati, e attento monitoraggio degli orientamenti e dei bisogni del mercato. Con la tecnologia digitale come segnavia, e le soluzioni HP Indigo come imbocco di nuovi sentieri.
– Tech:art nasce nel 2001 come specialista nella realizzazione di mock-up e prototipi, con 10 dipendenti e attrezzature elementari;
– nel 2002 arriva il primo plotter da taglio digitale per poter fare prototipi cartotecnici;
– la necessità di realizzare materiale POP non solo cartotecnico ha condotto, nel 2004, all’acquisto del primo sistema da fresatura Biesse;
– il 2006 è l’anno della svolta: Tech:art adotta la prima HP Indigo serie 1 che avvia la produzione industriale a pieno titolo. Da questo momento la società accelera il ritmo degli investimenti;
– nel 2007 è il momento del wide-format con il primo plotter a solvente e il primo plotter UV piano;
– nel 2009 alla prima HP Indigo S2000 si affianca la seconda HP Indigo serie 2 e si sostituisce il plotter UV per aumentare qualità e capacità produttiva;
– sempre nel 2009 si fa il primo passo nella stampa 3D, precorrendo i tempi;
– e poiché “l’appetito vien mangiando”, nel 2011 è stata inserita la terza HP Indigo serie 3, alzando a livelli prima impensabili la produttività industriale nel piccolo formato. Sviluppato di conseguenza anche il reparto di finitura, internalizzando e ottimizzando rilegatura, taglio, cordonatura e piegatura;
– nel 2013 nuovo giro di boa nel wide format, grazie all’acquisto di una HP Scitex FB7600.
Al contempo, per offrire ai clienti finiture sempre più innovative, si è optato per una JetVarnish 3D;
– nel 2014 ulteriore salto di qualità: nuova sede, nuova HP Indigo 10000, sostituzione della a HP Scitex FB10000 con la FB7600, upgrading del reparto cutting con l’inserimento del Kongsberg C64 e di un Zund S3;
– e il 2015? L’anno dell’innovazione. Si acquistano la fustellatrice Petratto e la Digital Liner di Kurz. Inoltre, insieme a BBI ed Esko, si sta lavorando sul fronte automazione e controllo. Ma è anche l’anno del restyling dell’immagine aziendale e del consolidamento sul mercato con prodotti e soluzioni innovativi.Quelli illustrati nell’open house di settembre, durante il viaggio fra le varie lavorazioni nell’immaginaria metropolitana di Tech:Art.