L’industria europea della carta kraft e dei sacchi di carta ha compiuto ulteriori sforzi per migliorare la propria impronta di carbonio. In soli tre anni, tra il 2015 e il 2018, l’intensità di carbonio di un singolo sacco di carta è stata ridotta dell’8%. Sono le conclusioni emerse dall’ultima analisi dell’impronta di carbonio condotta sui sacchi di carta europei. Lo studio è stato realizzato dall’istituto di ricerca svedese RISE per conto dell’European Paper Sack Research Group (ESG), una collaborazione tra EUROSAC e CEPI Eurokraft. Un’infografica illustra i risultati più importanti.
Il rapporto recentemente pubblicato da RISE sull’impronta di carbonio fossile dei sacchi di carta europei medi sintetizza un risultato notevole: in questo periodo di 3 anni, l’industria è riuscita a migliorare dell’8% le proprie emissioni nelle fasi consecutive della produzione “dalla culla al cancello”, passando da 92 g CO2e a 85 g CO2e. Parte di questo miglioramento è spiegato dall’alleggerimento dei sacchi, prodotti con una migliore qualità della carta, e da una riduzione della quota di altri materiali, come le pellicole di plastica, nei sacchi di carta. L’impatto del carbonio fossile per tonnellata di carta kraft per sacchi è diminuito dello 0,5%, passando da 458 kg CO2e nel 2015 a 455 kg CO2e nel 2018. Le emissioni derivanti dalla produzione di carta kraft rappresentano il 66% dell’impronta di carbonio totale per ogni singolo sacco di carta.
Obiettivo del piano d’azione UE superato
Se si esaminano i dati su un periodo più lungo, si evidenzia una tendenza al ribasso costante dell’impatto del carbonio fossile nell’industria della carta kraft e dei sacchi di carta europei. Sono stati persino superati gli obiettivi fissati dal piano d’azione dell’UE per il clima, che prevedevano di ridurre del 20% le emissioni di gas serra tra il 1990 e il 2020. In soli undici anni (dal 2007 al 2018), l’impatto del carbonio fossile per tonnellata di carta kraft per sacchi è stato ridotto del 20% (da 570 kg CO2e a 455 kg CO2e). Con un miglioramento del 28% (da 118 g CO2e a 85 g CO2e), il risultato per i sacchi di carta è ancora più significativo. Nei prossimi anni gli sforzi che verranno fatti dall’industria europea della carta kraft e dei sacchi di carta per migliorare continuamente la propria impronta ambientale saranno altrettanto intensi. “Con una riduzione delle emissioni dal 40 al 55%, l’Unione europea ha fissato un obiettivo ambizioso per il 2030”, afferma Catherine Plitzko-Kerninon, delegata generale, EUROSAC. “I sacchi di carta sono una soluzione di imballaggio a basso tenore di carbonio, circolare e a base biologica: si tratta di un buon punto di partenza per il nostro settore per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo.”
Produzione rispettosa del clima ed efficiente
Un fattore chiave consiste in una produzione rispettosa del clima. Già oggi la produzione di carta kraft per sacchi è autosufficiente sotto il profilo energetico: il 77% dell’intero fabbisogno energetico (calore ed elettricità) viene generato in loco. A ciò si somma il fatto che la produzione ricorre in grado elevato a fonti energetiche rinnovabili. L’89% dei combustibili utilizzati per generare calore e vapore è composto da combustibili rinnovabili. La maggior parte di essi, ovvero l’81%, nasce da flussi secondari del processo di produzione della polpa e della carta.
Impatto positivo sul clima con confini di sistema estesi
Se si estende l’analisi includendo le emissioni e le rimozioni di gas serra biogenici nel calcolo, già oggi i sacchi di carta sarebbero soluzioni di imballaggio positive per il clima. Le emissioni biogeniche derivano dalla combustione o dalla degradazione di biocarburanti e prodotti a base biologica. Le rimozioni si riferiscono al sequestro del carbonio associato alla gestione forestale, alla produzione di biocarburanti e all’immissione di materiali non in fibra a base biologica. Nel 2018, l’impronta di carbonio biogenica “dalla culla al cancello” corrisponde a -120 g CO2e per sacco di carta. In combinazione con l’impronta di carbonio fossile “dalla culla al cancello” di 85 g CO2e per sacco, il risultato sarebbe addirittura di -35 g CO2e per sacco di carta, il che ha un impatto positivo sul clima.