Sacar, azienda specializzata nell’allestimento di settori espositivi per ferramenta e componentistica d’arredamento, ha ottenuto la prestigiosa Certificazione “OK Compost Industrial”, rilasciata da TŰV (Technischer Überwachungsverein) Italia, uno tra i più autorevoli Enti europei in tema di sicurezza, qualità e ambiente, per aver realizzato i contenitori della minuteria metallica e di altre categorie merceologiche utilizzando il PLA (acido polilattico), una bioplastica ottenuta dalla trasformazione di zuccheri presenti nel mais e in altri materiali naturali, quindi totalmente compostabili.
Per l’azienda brianzola rappresenta un prestigioso riconoscimento, che le riserva una posizione di assoluta leadership nel proprio settore, anche sotto il profilo della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente.
“Per noi si tratta di una grande soddisfazione e di uno step importante nella storia della nostra realtà”, commenta Marco D’Adda, Responsabile Commerciale e Ricerca & Sviluppo Sacar “perché si collega alla nostra scelta etica aziendale di ridurre il più possibile l’utilizzo della plastica. E, poiché siamo i soli a utilizzare blister in materiale compostabile, possiamo orgogliosamente affermare di avere questo vantaggio competitivo rispetto ai nostri concorrenti.”
Il processo per ottenere questo riconoscimento è stato molto impegnativo, in linea con l’autorevolezza dell’Ente che l’ha rilasciato: le pratiche sono iniziate nel 2021 e le procedure sono durate più di un anno, un percorso davvero molto lungo che ha richiesto all’azienda tempo e numerose risorse.
“La Certificazione”, spiega Marco D’Adda, “conferma il fatto che tutti i materiali utilizzati per la confezione sono compostabili, inclusi gli scarti di produzione: è stato quindi necessario fornire la documentazione relativa sia alla vaschetta, sia al top sia al ribbon (ossia il nastro per termo-stampante). Si tratta di materiali che sono acquistati da aziende a loro volta certificate, ma TŰV richiede una regolarizzazione in tal senso anche da parte di Sacar.”
Nelle procedure di Certificazione, coordinate da Marco D’Adda, sono state coinvolte numerose figure aziendali, responsabili delle varie funzioni, in base alle rispettive competenze. “Questo riconoscimento”, conclude, “non è che il più recente passo di un percorso di impegno ecologico partito nel 2010 con la realizzazione della nuova sede interamente concepita in funzione del basso impatto ambientale.”