Un terzo dell’audience da fuori i confini. Si attende adesso l’evento di Firenze del 23 ottobre.
Oltre 560 iscritti, un terzo dei quali esteri. Si chiude con numeri positivi il webinar di Roto4All, prima trasmissione streaming interamente dedicata alla rotocalco. Un evento realizzato dal Gruppo Italiano Rotocalco di Acimga, l’associazione confindustriale che rappresenta tutte le tecnologie di stampa (roto, flexo, off-set e digitale) e di converting su tutti i materiali (cartari, poliaccoppiati e plastici) per applicazioni su flessibile, etichette, cartone ondulato, cartotecnica, tissue, alluminio, e di cui il Gruppo Roto rappresenta una delle specializzazioni verticali sulle tecnologie e le applicazioni della stampa e del packaging.
Ad aprire e condurre l’evento, Matteo Bordone (nella foto in alto), giornalista e speaker radiofonico, che ha ricordato come, anche nella filmografia, la rotocalco ha sempre rappresentato la stampa per antonomasia. Una tecnologia entrata, quindi, nell’immaginario collettivo, ma che non sempre è stata pubblicizzata e valorizzata dagli addetti ai lavori. Una necessità, quella di comunicare questa eccellenza italiana, che ha fatto nascere il Gruppo Italiano Rotocalco di Acimga, come ha spiegato il responsabile del gruppo Gianmatteo Maggioni, che ha anche illustrato alcune iniziative già realizzate, come la pubblicazione di un manuale sulla roto, l’organizzazione di corsi di formazione sul questa tecnologia di stampa, nonché la designazione di un rappresentante italiano presso l’ISO (International Organization for Standardization). Andrea Briganti, direttore di Acimga e della Federazione Carta e Grafica, ha illustrato il ruolo dell’associazione come promotrice di tutte le tecnologie di stampa, rivelando anche come l’Italia sia tra le prime 3 nazioni produttrici di tecnologia rotocalco (insieme a Germania e Cina), con una produzione nel 2019 di circa 60 milioni di dollari. L’intervento del professore di Operations and Technology Management di SDA Bocconi, Enzo Baglieri, si è invece focalizzato sul Total Cost of Ownership della roto. Uno strumento nato per capire qual è il reale costo di una tecnologia, non basandosi solo sul prezzo iniziale (che nel caso della meccanica strumentale può essere molto elevato e quindi scoraggiare gli investimenti e indurre concorrenza solo sul prezzo), ma tenendo presente tutta una serie di fattori. Una macchina rotocalco, ha spiegato il professor Baglieri, costa in media 2 milioni e mezzo di euro. Tuttavia, questa tecnologia ha un ciclo di vita di vent’anni, per cui per capirne il vero costo bisogna spalmare il prezzo nell’arco di un ventennio. A chiudere il webinar Elisabetta Bottazzoli, Sustainability and Circular Economy Manager, che ha illustrato alcuni standard del Global Reporting Initiative (GRI), che aiutano a misurare la sostenibilità di un’impresa identificando gli aspetti della propria attività che hanno impatti più significativi sugli stakeholder (comunità locali, dipendenti, ambiente).
Il webinar ha fornito quindi in “pillole” i temi che saranno approfonditi a Firenze, il 23 ottobre, quando ci sarà l’evento Roto4All, che vedrà anche alcune tavole rotonde con stampatori e brandowner.
“Il grande numero di iscritti al webinar e soprattutto la provenienza estera di un terzo dell’audience ci fa capire come l’Italia venga riconosciuta come un’eccellenza nelle tecnologie di stampa e del packaging – spiega il direttore di Acimga Andrea Briganti -. Un patrimonio che come associazione continueremo a valorizzare presso stakeholder istituzionali e di mercato, sia nazionali che esteri. Un patrimonio, specie in questa fase, che va comunicato e usato a vantaggio di tutte le aziende della filiera, per una ripartenza forte e stabile, focalizzata sui punti di forza della produzione e della tecnologia”.