Stampa roto e accoppiamento protagoniste dell’open house organizzata in Bobst Italia a maggio. Ma il gruppo cresce anche negli altri segmenti del converting e, con l’acquisizione di Nuova Gidue, si rafforza nella banda stretta.
Bobst Italia ha rinnovato un tradizionale appuntamento, ospitando nel Competence Center di San Giorgio Monferrato, oltre 60 trasformatori da tutto il mondo, invitati a scoprire prestazioni e velocità delle due macchine in dimostrazione. Si tratta di soluzioni di grande successo nei rispettivi settori di riferimento: Rotomec 4003MP, che conta oltre 200 installazioni nel mondo, mentre le accoppiatrici della piattaforma CL 850, automatizzate e ad alto contenuto tecnologico, dominano i mercati dell’Italia e della Germania.
Dimostrazione di accoppiamento sulla Bobst CL 850D nel Competence Center di Bobst Italia.
Roto sempre più flessibile. La rotativa Rotomec 4003MP era configurata con presa cilindri a coni (shaftless) ed equipaggiata con sistema di lavaggio integrato e carrello “Twin Trolley”.
Dopo la messa a registro di tutte le unità mediante il sistema automatico TAPS (procedura completata in meno di 5 minuti), la macchina ha poi accelerato fino a raggiungere la velocità di produzione di 450 m/min, ed effettuato, alla stessa velocità, un cambio automatico sull’avvolgitore. La prova è continuata con il cambio di inchiostro da un colore chiaro a un colore scuro, e con la ripresa della stampa a piena velocità per alcuni minuti.
L’operatore ha quindi fermato la rotativa per effettuare la sequenza di lavaggio e cambiare nuovamente colore, da una tonalità scura a una chiara. Dopo aver riavviato la stampa ed effettuato un altro cambio automatico sull’avvolgitore, la macchina si è fermata: la dimostrazione mirava a mostrare l’efficienza e rapidità della Rotomec 4003MP, sia nella fase di controllo registro sia nell’avviamento e nei cambi lavoro, ma anche la qualità del sistema di lavaggio. Per questo, prima e dopo ogni cambio colore, sono stati prelevati dei campioni per poter effettuare i controlli con lo spettrofotometro: il bassissimo valore di Delta E tra i due campioni ha provato l’efficacia del sistema di lavaggio integrato Bobst nell’evitarne la contaminazione.
A sua volta, il Twin Trolley ha evidenziato la flessibilità del sistema nella preparazione rapida al lavoro e nella logistica degli inchiostri, con i sensibili risparmi derivati dalla riduzione degli scarti di inchiostro e solvente.
Accoppiamento e spalmatura: saggio di precisione. I visitatori hanno poi visto all’opera l’accoppiatrice duplex CL 850D equipaggiata con carrello flexo, apprezzato soprattutto nei processi di spalmatura di adesivi a solvente direttamente sull’alluminio sottile. A fine prova, gli ospiti hanno potuto constatare la perfezione del prodotto: un materiale composito a 2 strati, costituito da un foil d’alluminio da 7 micron e da un film di PET con 12 micron di spessore.
E allo stand a Converflex … Oltre alle macchine in azione a San Giorgio Monferrato, in contemporanea Bobst presidiava Converflex con tutte le sue soluzioni allo stato dell’arte per il converting. In primo piano, dunque, stampa flessografica, spalmatura e metallizzazione in alto vuoto (si segnalano, in particolare, le ultime configurazioni della piattaforma per la stampa flexo F&K 20SIX, i metallizzatori Bobst General con il sistema di individuazione dei pinhole General Hawkeye e il processo AlOx per la produzione di film trasparenti ad alta barriera, nonché la gamma di impianti di spalmatura per le varie applicazioni).
Aggiornamenti di rilievo interessano anche l’imballaggio di cartone, con le piega-incollatrici Expertfold 145 e 165, progettate per assicurare il massimo controllo del processo, e la nuova fustellatrice automatica Novacut 106 ER, compendio di convenienza e flessibilità operativa.
L’unità di stampa Rotomec 4003MP allo stand del gruppoBobst a Converflex 2015.
Crescere nelle etichette e nelle tirature corte
Lo scorso maggio, con un’acquisizione che ha fatto rumore, Bobst Group si è assicurato il 65% delle azioni (e l’opzione d’acquisto della restante quota) della Nuova Gidue. Il piccolo ma dinamico costruttore di macchine per la stampa a fascia stretta e media di etichette e imballaggio flessibile rinforza così la presenza del gigante svizzero nella flexo e nell’offset.
Erik Bothorel, capo della Bobst Business Unit Web-fed e membro del comitato esecutivo del gruppo, ha commentato: «Vogliamo crescere nel segmento etichette e affermarci nel packaging flessibile di tirature corte. Le tecnologie di Nuova Gidue si integrano nella nostra offerta e portano un contributo significativo di innovazione e prestazioni».
Con un fatturato 2014 di 31 milioni di euro e 60 dipendenti, Nuova Gidue ha conquistato il Global Label Award e a maggio 2015 il primo premio della FTA (Flexographic Technical Association). Sotto i riflettori, in particolare, le tecnologie Digitali Flexo™ e il lavoro di standardizzazione avviato in questo campo come capofila del Team REVO.
Una digitale per il cartone ondulato. Bobst “spinge” sul digitale e presenta una macchina a foglio per la stampa a 4 colori su un’ampia gamma di supporti ondulati, rivestiti e non. In fase di beta test presso la svizzera Model AG, permette di stampare dati variabili ad alta qualità, a una velocità max di 200 m/min, con formati fino a 1,3 x 2,1 m.
La macchina adotta la tecnologia di imaging Stream Inkjet di Kodak, sinonimo di colori brillanti e alte risoluzioni di stampa, che permette di utilizzare inchiostri compatibili con alimenti.