L’organizzatore internazionale di eventi, responsabile nel nostro paese tra l’altro di Viscom Italia, rinnova la propria brand identity che, da Reed Exhibitions, diventa RX. Al tempo stesso, l’azienda riposiziona il proprio brand e, partendo dalla sua attività principale di organizzatore di eventi, sfrutta le proprie capacità in termini di gestione dati e tecnologia per creare communities che supportino le aziende e aiutino i loro clienti a crescere durante tutto l’anno.
Hugh Jones, CEO di RX, ha commentato: “Le opportunità di coniugare interazioni digitali e face to face hanno un ruolo significativo nell’economia globale. Queste interazioni innovative creeranno migliori situazioni di business per i nostri clienti, opportunità di crescita, nuove esperienze e contatti per il nostro pubblico che siano di persona, virtuali o in entrambe le modalità. Stiamo lavorando basandoci sulla nostra profonda conoscenza e passione per i settori che supportiamo. In RX sappiamo che avere un impatto positivo sulla società e sui nostri clienti significa impegnarsi pienamente in un ambiente di lavoro inclusivo, mettendo al centro di tutto ciò che facciamo le stesse opportunità per tutti. La nostra nuova brand identity e proposition ci unisce in uno scopo superiore che abbraccia questa trasformazione digitale per aiutare i nostri clienti a far crescere il loro business. Quando mi chiedono di cosa si occupa RX, rispondo che il nostro business è di generare business per tutti e ovunque”.
Nathalie Haxby, Global Head of Corporate Communications and Marketing, ha commentato: “Sono entusiasta di svelare la nostra nuova brand identity, simbolo della meravigliosa varietà e versatilità dei nostri eventi. L’acronimo RX è sempre stato utilizzato all’interno del Gruppo, quindi la scelta di adottarlo e abbracciarlo come nostra nuova brand identity è stata naturale. Abbiamo creato una storia semplice ma coinvolgente che unisce i brand, le aree geografiche e i team dei nostri eventi sotto uno scopo comune e con una cultura rinnovata che pone al centro l’inclusione e la diversità”.