STAMPA DI CARTONE Analizzare i bisogni degli utilizzatori da un nuovo angolo di visuale e ampliare il proprio giro d’affari sfruttando le caratteristiche della stampa inkjet digitale. Analisi e proposte da Durst che a Grafitalia ha presentato l’ultima, innovativa, macchina dedicata alla cartotecnica.
Durst Phototechnik SpA (sistemi di stampa inkjet per applicazioni industriali, Bressanone, BZ) l’anno scorso ha chiuso il bilancio migliore della sua storia (+12%) dopo un 2011 già brillante (+14%), e quest’anno procede di gran lena e con nuove mete all’orizzonte. Questo sviluppo è sostenuto anzitutto da un forte impegno in R&S, di recente concretizzato nella proposta di nuove soluzioni di stampa per la cartotecnica e le arti grafiche, gradite al mercato e bene accolte anche all’ultima Grafitalia (dove sono stati siglati dei contratti “live”).
Nel corso della manifestazione il direttore vendite Italia della Durst, Alberto Bassanello, ce ne ha spiegato le ragioni. «I periodi di crisi sono i migliori per presentare una tecnologia rivoluzionaria, perché permette di offrire agli utilizzatori spunti inediti per realizzare prodotti a maggior valore aggiunto».
Le vicende di un comparto diverso, ma con alcune dinamiche tipiche dell’industria in tempo di crisi, aiutano a capire cosa significhi in concreto.
«Il settore italiano delle piastrelle è precipitato in pochi anni da 600 a 300 milioni di mq ma, nonostante la débacle, rappresenta uno sbocco preminente delle tecnologie Durst (accanto ad arti grafiche, cartotecnica, labelling, tessile e vetro, Ndr). Nella ceramica, infatti, i produttori che hanno saputo cogliere i vantaggi della decorazione digitale sia sul piano della creatività che dell’ottimizzazione dei costi stanno vivendo un momento molto positivo (Durst ha appena festeggiato la centesima istallazione in quest’area applicativa, Ndr). Le nostre macchine permettono loro di realizzare in tempi prima inimmaginabili tutte le grafiche e i decori suggeriti dalla fantasia e dalle analisi del marketing, di fornire “just in time” prodotti personalizzati in base alle richieste del singolo cliente, abbattere i tempi di consegna e, soprattutto, di ridurre drasticamente i costi, anche e soprattutto sui piccoli lotti. In questo modo i produttori italiani sono in grado di confrontarsi con le nuove regole del mercato e di far valere il gusto e l’expertise del Made in Italy, che rappresentano un reale valore aggiunto, apprezzato in tutto il mondo. Bene, la stessa cosa accade negli altri comparti, perché oggi le esigenze sono le stesse ovunque: gli utilizzatori chiedono flessibilità, velocità, innovazione e, soprattutto, efficienza in termini di costi. La stampa digitale le offre tutte».
E la cartotecnica? Deve prendere slancio. Nella stampa editoriale, commerciale e, in qualche misura, di prodotti cartotecnici e di packaging, assistiamo a una parabola simile. Durst presidia tutti questi settori, con una gamma di macchine declinata in funzione delle caratteristiche di ciascuna applicazione, di cui Rho P10 PAC, presentata in anteprima a Grafitalia 2013, è l’ultima nata. L’interesse che ha riscosso in fiera, analizzano i marketer della Durst, nasce dal fatto che, come già accade da tempo nei service di stampa digitale, anche le cartotecniche e gli scatolifici iniziano a puntare con decisione sul potenziamento del servizio e sulla razionalizzazione dei processi e dei costi di produzione.
Si tratta di un cambio di mentalità che, a livello di impiantistica, richiede macchine sempre più flessibili. «Un esempio eclatante – spiega Bassanello – è offerto dall’uso che i nostri clienti fanno delle nostre Rho 500R, che hanno una luce di 5 metri. Nate per il wide format, grazie all’elevata qualità di stampa permettono di riprodurre ad alta precisione la grafica di un poster come il dettaglio di un’etichetta. Inoltre, grazie alla versatilità del settaggio digitale vengono impiegate per stampare contemporaneamente più bobine di materiale e prodotti di dimensioni varie combinati insieme».
Rho P10 in versione PAC presenta la stessa flessibilità per la stampa del cartone, ondulato e teso. «Questa macchina – afferma Bassanello – garantisce una qualità comparabile all’offset, una produttività fino a 205 mq/h e tratta qualsiasi tipo di materiale fino ai 205 cm di larghezza per la lunghezza desiderata. Essendo pensata per l’azienda cartotecnica, è dotata degli automatismi che permettono di lavorare sui tre turni senza incidere sugli oneri di manodopera: feeder&stacker automatico con carico e scarico a compensazione, piano aspirante potenziato e un sistema di guide che assicura la planarità del materiale in fase di stampa concorrono al risultato».
Il suo cuore è rappresentato dalle testine inkjet UV Quadro Array 10 della Durst, montate su tutte le Rho P10, che permettono di stampare con risoluzioni fino a 1000 dpi e l’opzione dei colori light e del bianco aggiuntivi, riproducendo “ad alta fedeltà” anche le sfumature e i più piccoli dettagli. Questa prestazione, spiegano i tecnici dell’azienda atesina, è ottenuta grazie all’innovativa tecnologia Variodrop, che emette gocce praticamente invisibili realizzando stampe omogenee senza effetto puntinato su tutti i tipi di cartone, anche ondulato, e con una produttività superiore fino al 25%. «La risposta del mercato è molto positiva: a un anno dal lancio, a Drupa 2012, in Italia abbiamo già installato una trentina di Durst Rho P10, di cui 6 in versione PAC. E siamo solo all’inizio».
Il web service? Un apripista
I service di stampa, e in particolare quelli che operano via web, sono stati fra i primi a cogliere le potenzialità del digitale, proprio perché la loro ragion d’essere è di fornire prodotti di qualità, in tempi brevissimi e a prezzi competitivi. Bassanello cita un testimonial famoso: «Dopo un’attenta analisi di mercato, Pixartprinting ha scelto il nostro inkjet UV da 10 picolitri Rho P10, per tre ordini di motivi: la completezza della macchina in termini di sistemi di carico e scarico del materiale, che aumenta sensibilmente la produttività; la qualità di stampa, tanto più indispensabile in quanto un service web to print non ha contatti diretti col cliente e dunque il prodotto “è la sua faccia”; un’assistenza tecnica immediata e completa. Durst è in grado di garantirla perché siamo produttori diretti di tutte le componenti della macchina – meccanica, elettronica e software – e dunque possiamo intervenire just in time su qualunque aspetto dell’operatività».