La spinta verso una maggiore sostenibilità dei materiali plastici, e in particolare verso una più facile riciclabilità, ha messo in moto una serie di sviluppi tecnologi mirati a sostituire i film accoppiati di diverse famiglie plastiche (come il classico esempio PE + PET per le buste stand-up, e non solo) con materiali della stessa famiglia, come per esempio due film 100% Polietilene. Windmöller & Hölscher è stata tra i precursori nella R&D volta a dare al Polietilene caratteristiche simili al PET per rendere possibile il cosiddetto “PET replacement”, ottenendo un mono-prodotto di Polietilene alternativo ma con le stesse caratteristiche del materiale di partenza.
A questo risultato si può giungere adottando nelle linee di estrusione, sia in bolla sia cast, i cosiddetti sistemi “MDO” (Machine Direction Orientation) che permettono di stirare il film in senso longitudinale fino a 10 volte il suo spessore iniziale, rendendolo più sottile e aumentando sensibilmente le sue caratteristiche meccaniche (rigidità, resistenza e planarità). Windmöller sta effettuando diversi test in collaborazione con i propri clienti presso la sede centrale in Germania, con l’ausilio di telecamere installate nel laboratorio prove nei pressi dei due impianti dedicati, nel rispetto dei protocolli sanitari anti Covid-19.
Il logico vantaggio dell’accoppiamento di un PE con un altro PE è che il materiale finale diventa completamente riciclabile. Con un plus ulteriore e sostanziale: i film “stirati” attraverso il passaggio in un MDO sono decisamente più rigidi e più planari e consentono alle macchine da stampa (in particolare rotocalco), laminatrici e taglierine di raggiungere prestazioni molto migliori.