Con l’open door di marzo, Lombardi Converting Machinery anticipa a etichettifici e stampatori di packaging flessibile le strategie aziendali del 2019.
La Invicta 630 per la stampa di supporti flessibili, e la Synchroline 430 per etichette autoadesive sono state protagoniste della settimana open door personalizzata nel sito produttivo di Lombardi Converting Machinery a Brescia. Clienti e prospect selezionati provenienti dall’Italia, Spagna, Medio Oriente, Nigeria e altri Paesi hanno avuto modo di valutare la nuova Invicta 630 ed esaminare con cura e in modo autonomo i propri lavori sulle macchine in funzione. Per l’occasione la macchina è stata allestita nelle configurazioni a loro più congegnali. Una formula innovativa apprezzata da tutti gli invitati, che dal 4 all’8 marzo erano presenti a Brescia. Questa open door è stata anche la prima occasione di presentarsi al pubblico nella propria sede, dopo l’ingresso nella ‘Famiglia Lombardi’ di Enrico Gandolfi e Giovanni Perego, rispettivamente sales manager Italia e estero.
La rotativa per etichette Synchroline 430 era predisposta con il sistema overlapping per la stampa di etichette a libretto fino a 4 strati. La modularità, caratteristica di queste macchine permetteva inoltre l’inserimento di moduli di nobilitazione e finitura in linea come già mostrato in altre occasioni. Ma al centro dell’attenzione di questa Lombardi’s week, era la Invicta 630 (larghezza nastro 650 cm) in una versione molto innovativa. Una vera e propria evoluzione, che permette di abbinare la produttività alla flessibilità e semplicità operativa, con soluzioni assolutamente nuove sul mercato della stampa flexo per supporti flessibili di fascia larga. Presentata nella versione bobina-bobina con 8 gruppi stampa a maniche, la Invicta 630 è stata concepita per poter essere eventualmente trasformata anche in macchina per etichette, con l’inserimento del gruppo fustella e recupero sfrido in uscita.
“Grazie alla filosofia Lombardi della modularità estrema”, ci spiega Claudio Lombardi, “il cliente non dovrà mai cambiare macchina che ha scelto, ma potrà adattarla e implementarla secondo le esigenze del suo lavoro futuro.» Notiamo il design con un profilo molto lineare e l’assenza di volantini o sistemi meccanici sui gruppi stampa e ne chiediamo ragione. “A parte che va benissimo”, afferma con orgoglio Lombardi, “la Invicta 630 è anche elegante, ‘pulita’.” Ma ci fa anche notare come la macchina sia all’avanguardia non solo nel design, ma anche dal punto di vista tecnico. “Il cambio delle maniche è assolutamente automatico e, come può vedere, l’operatore non deve usare strumenti meccanici.” Ci mostra infatti che premendo il bottone luminoso verde, il cilindro della sleeve scorre verso l’esterno; l’alloggiamento si apre e l’operatore può sfilare la manica e sostituirla. Dopo l’alloggiamento della nuova manica questo si richiude e il cilindro torna in posizione. Il tutto avviene in pochi secondi e in automatico. Con un’operazione semplice e senza sforzo il cambio lavoro è terminato e la macchina è pronta a riprendere la stampa con il risettaggio controllato automaticamente con i sistemi di lettura BST eltromat e il sistema Quality Control di Grafikontrol, altra azienda italiana con cui Lombardi collabora da anni. In uscita vediamo un gruppo per il doppio taglio della bobina che può essere attivato nel caso il cliente voglia uscire con due bobine più strette.