Dalla collaborazione fra ICE-Agenzia e Converting, nasce questa rubrica, dedicata alle imprese italiane che guardano con attenzione alle possibilità di sviluppo all’estero. La rete internazionale di uffici dell’ICE fornisce aggiornamenti sullo sviluppo nel breve/medio periodo dell’industria del printing e converting nelle aree economiche più interessanti.
L’economia indiana si sta gradualmente trasformando per opera di un’industria privata dallo spirito fortemente imprenditoriale e in rapida espansione su scala globale. Nonostante il rallentamento degli investimenti interni, aumentano i progetti infrastrutturali, le produzioni avanzate e i modelli di business su larga scala.
L’aumento del tasso di natalità nella popolazione al di sotto dei 35 anni è considerato uno dei fattori cardini della crescita economica a lungo termine. Nell’anno 2015-16 il PIL nazionale ha raggiunto il valore di 1,68 trilioni di $ contro 1,55 trilioni del precedente esercizio, con una crescita del 7,6%. Secondo l’FMI, l’economia indiana continuerà a svilupparsi a un tasso di oltre il 7% nel 2016-17, che potrebbe salire all’8% e più nei due anni successivi.
Editoria e packaging tirano la volata
Secondo uno studio della società di ricerche NPES/PRIMIR, nel 2017 il mercato mondiale della stampa raggiungerà un valore di 29,3 miliardi $, in crescita rispetto ai 24,3 miliardi del 2014. La crisi finanziaria globale ha rallentato la corsa; ciononostante continuerà a svilupparsi anche durante il 2017, con un tasso annuo del 6,8%. Le due aree destinate a crescere maggiormente sono il package printing e la stampa editoriale. Il package printing vede un’evoluzione più rapida (+7,8%), con valore in aumento dai 10,2 miliardi $ del 2014 a 12,7 miliardi nel 2017 e arriverà a rappresentare oltre il 43% dei prodotti commercializzati. I principali driver di sviluppo saranno l’incremento della domanda di non-commodity nei paesi più sviluppati dell’Asia-Pacifico, che si stanno trasformando da produttori a consumatori (soprattutto la Cina).
Il valore del mercato editoriale, a sua volta, passerà dai 3,9 miliari $ del 2014 a 4,5 miliardi nel 2017, trainato dallo sviluppo della popolazione, dell’alfabetizzazione e dell’economia.
Macchine da stampa: Italia marginale
Negli ultimi 5 anni, in India l’industria delle macchine da stampa ha registrato una crescita annuale non inferiore al 20%. Secondo i rapporti dell’associazione locale di settore, le vendite sul mercato domestico sono almeno raddoppiate, passando dai 1,13 milioni di euro del 2009-2010 a 2,2 milioni di euro nel 2014-15. Analogo il trend dell’export, aumentato nello stesso periodo da 109 a 209 milioni di euro. I principali esportatori sono Cina, Giappone e Germania, mentre il ruolo dell’Italia è marginale, con tassi che negli ultimi anni hanno oscillato fra il 2,70% e 3,87%.
L’India non impone restrizioni sull’import di macchine da stampa, su cui grava un dazio del 26,428%. Il Governo sta promuovendo varie iniziative tese ad attrarre investimenti stranieri, in particolare per l’apertura di stabilimenti in India. Quanto alle tecnologie a più rapida crescita, il digitale sta rivoluzionando il mercato ma, per ora, l’offset continua a prosperare grazie alla sua maggiore economicità.