Come ben sanno i converter, che vi dedicano sempre più attenzione, negli ultimi anni la busta stand-up si è affermata come uno dei formati di imballaggio flessibile più versatili e in rapida crescita, adottato in tutto il mondo in una crescente varietà di applicazioni. PCI Films Consulting Ltd stima la domanda attuale a livello globale in circa 80 miliardi di unità, oltre il 50% delle quali in Europa e Nord America dove i volumi crescono, rispettivamente, di un 5% e 8% annuo.
Questo trend è guidato da una serie di fattori:
– i miglioramenti delle macchine in termini di velocità e capacità di incorporare complementi di richiusura, come cerniere e cursori;
– per le applicazioni che richiedono sterilizzazione, tempi minori di trattamento e una miglior preservazione del gusto dell'alimento rispetto alla lattina;
– i progressi dei substrati: film barriera, tipicamente per il coating, con maggiore tolleranza al calore e forza superiore; l'EVOH con elevate proprietà barriera a costo inferiore, alternativa ai substrati rivestiti di PVdC; materiali per l'apertura a strappo…
– vantaggi ambientali e minori costi logistici e di stoccaggio rispetto ai formati rigidi;
– innumerevoli i vantaggi per il consumatore, a partire dalla leggerezza, facilità di apertura e di utilizzo – ad esempio incorporando beccucci speciali alle confezioni di alimenti per l'infanzia, permettendo la misura precisa della dose di cibo e assicurando la richiudibilità del sacchetto. Le buste autoportanti, inoltre, creano nuove occasioni e abitudini di alimentazione on-the-go.
– dal punto di vista del retailer, questo packaging è più impattante, grazie alla possibilità di valorizzare la grafica su una maggiore superficie di stampa e di sfruttare meglio lo spazio, anche per l'esposizione in verticale nei display.
Più in generale, le buste stand-up offrono ai brand owner nuove opportunità si stimolare le vendite di alimenti confezionati, inventare modi creativi di competere sulle superfici di vendita, e sviluppare estensioni di linea a valore aggiunto in creatività e redditività ad ampliamento del proprio core business. E, chiaramente, questo tipo di packaging può diventare una seria alternativa dei formati rigidi soprattutto quando i packer devono sostituire i vecchi impianti di riempimento.
Lo studio completo del PCI, intitolato "Il mercato statunitense dei sacchetti a fondo piatto fino al 2018", segue la pubblicazione di un'analoga ricerca condotta sul mercato europeo e analizza i principali fattori che determinano la crescita in questo dinamico mercato nei prossimi cinque anni. I dati riguardano i volumi, le superfici (mq di materiale usato) e il valore; le nuove capacità di riempimento; i trend in oltre 30 sotto-settori di sbocco; la forbice tra formati form-fill-seal e pre-fatti; i profili dei fornitori principali.