Giovedì 23 gennaio a Bari, presso la sede di Confindustria Bari e BAT, si è tenuto l’incontro Gipea dal titolo “L’innovazione della stampa ibrida conviene?”. L’evento si è aperto con il benvenuto di Luigi Morelli, Presidente della sezione Carta, Editoria, Grafica e Packaging di Confindustria Bari e BAT, che ha sottolineato l’importanza di eventi come questo, che offrono occasioni di collaborazione tra gruppi/associazioni di categoria e realtà territoriali, e che permettono di condividere idee e creare nuove sinergie.
È poi intervenuto il Presidente Gipea Stefano Salvemini:
“Normalmente non c’è collaborazione tra competitor, ma in Gipea cerchiamo di rovesciare questo paradigma e di creare un clima creativo e costruttivo, in cui condividere idee ed esperienze a beneficio di tutto il settore. A un congresso medico, i partecipanti si chiamano tra loro colleghi, non competitor, ed è proprio questo uno degli obiettivi di un gruppo come Gipea: conoscere le reciproche realtà, le best practice e i problemi condivisi per sentirsi più colleghi nello stesso settore, che competitor nel mercato”.
Particolarmente apprezzati gli interventi dei tre speaker che si sono alternati durante il pomeriggio, presentando le proprie tecnologie e sottolineando le diverse criticità a cui può rispondere la stampa ibrida: Andrea Pasquinelli, Product Marketing Manager Product Line Label BOBST; Andrea Citernesi, Regional Manager Gallus Heidelberg Italia; Enrico Gandolfi, Direttore Commerciale Italia, Spagna e Portogallo Lombardi.
Incontro Gipea, la stampa ibrida protagonista
A seguire, si è tenuta una tavola rotonda, moderata da Raffaele Angelillo, Editor in Chief di Converting Magazine, in cui i relatori si sono confrontati sugli ultimi trend nel mercato delle etichette e delle tecnologie nel panorama nazionale e internazionale. Tra i temi trattati, la diffusione dell’hybrid printing: un fenomeno che evidenzia lo scenario di un mercato complesso e in continua evoluzione, dove le aziende cercano di contenere i costi a fronte di una situazione di difficile difesa delle marginalità, con forte variabilità delle tirature richieste e dei tempi di consegna. In risposta alle esigenze di mantenere l’alta flessibilità produttiva richiesta dal mercato, la stampa ibrida, permette di combinare in una sola macchina molteplici tecniche di stampa (dalla digitale alla flexo, passando per la fustellatura), riducendo i tempi di produzione e minimizzando i volumi di stock e i costi logistici. A seconda delle condizioni aziendali e dei fornitori prescelti, l’ibridazione può avvenire sia su macchine nate già come ibride all’acquisto, sia su macchine esistenti su cui si vanno ad aggiungere nuovi elementi.
Gli altri temi trattati
Durante l’evento si è discusso anche di altri importanti temi relativi alla sfera della formazione e del ricambio generazionale. È stata sottolineata l’importanza, come associazione e come filiera produttiva, di mantenere attrattivo il settore delle etichette e di investire nella formazione delle nuove generazioni. Il mondo dell’industria grafica soffre della carenza di personale qualificato e questa situazione non può che nuocere al comparto. Le linee d’intervento emerse sono molteplici e complementari:
- Far conoscere la realtà lavorativa dell’industria grafica e della stampa e le sue opportunità d’impiego;
- Supportare le attività di formazione nelle scuole (a tutti i livelli di scolarità, con particolare attenzione alle superiori e ai percorsi ITS);
- Dotare le scuole grafiche di macchinari all’avanguardia che si avvicinino a quelli presenti nelle aziende;
- Rendersi disponibili come imprese per gli stage curricolari in azienda;
- Lavorare sull’attrattività dell’azienda per tenere i talenti;
- Trasmettere la passione per il proprio mestiere e per il proprio settore.
L’evento è stato il primo di una serie di incontri che si terranno in varie città d’Italia nel corso dell’anno, con l’obiettivo di creare occasioni di confronto, scambio e aggiornamento professionale.