I costruttori italiani di macchine per il printing e il converting chiudono il 2011 con un bilancio molto positivo e un primo trimestre del 2012 in crescita ulteriore, soprattutto all’estero. Con segnali incoraggianti di risveglio anche del mercato domestico.
Archiviata Drupa con soddisfazione, i costruttori italiani di macchine per il printing e il converting trovano motivi di ottimismo anche nelle statistiche di settore. I dati relativi all’esercizio 2011, elaborati su base Istat dall’ufficio studi Acimga, documentano infatti una crescita che, sommata a quella dell’anno precedente, ha permesso di recuperare per intero la perdita a due cifre subita nel 2009, evidenziando così la solidità e capacità di reazione di questa industria.
Il settore ha chiuso il 2011 con un fatturato al +9% e un export che ha superato il +11% raggiungendo, così, la quota dell’81%. Non solo. Il trend di sviluppo è proseguito anche nel primo trimestre dell’anno in corso, con il contributo decisivo delle macchine per il converting, che fanno la parte del leone.
Nel complesso, fra gennaio e marzo le esportazioni sono cresciute del 5%, con picchi a dir poco significativi in Cina (+104%) e Russia (+120%), in Turchia (+55%) e – soprattutto – nel grande mercato statunitense, dove i costruttori italiani hanno segnato un +69%. Ma la novità viene dall’interno: se il settore ha potuto contare su una crescita internazionale anche nelle congiunture più difficili mentre la domanda interna è ormai in sofferenza da diversi anni, questo inizio d’anno vede una significativa ripresa delle importazioni (+10%), che fa ben sperare in un risveglio del mercato domestico.
Ad Acimga la segreteria Eumaprint
Sul versante “politico”, intanto, arriva ad Acimga un incarico prestigioso e impegnativo. Nel biennio 2012-2014, sarà infatti l’associazione italiana a gestire la segreteria di Eumaprint; il suo presidente, Felice Rossini, guiderà dunque anche l’organizzazione che raggruppa sei associazioni europee del printing e del converting: oltre ad Acimga, AG Graphispack (S), Picon (UK), Symop (F), Swissmem (CH) e VDMA (D).
«In Europa – ha commentato Rossini subito dopo l’elezione, durante la riunione svoltasi a Drupa – si trovano i costruttori più importanti del mondo di tecnologie per la stampa e il converting. Il nostro compito sarà di mantenere alta la bandiera della qualità e dell’innovazione tecnologica: alla sfida dei numeri dei mercati emergenti risponderemo con la sfida dell’alta tecnologia».
Secondo dati Eurostat, nel 2010 la produzione del settore nell’Europa dei 27 ha raggiunto il valore di 9.753 milioni di euro, con la Germania in testa alla classifica seguita dall’Italia; la produzione dei paesi che fanno parte di Eumaprint copre l’80% del totale (questo dato comprende anche la Svizzera).
Nel prossimo incontro, che si terrà a ottobre in Italia, si programmeranno le azioni a supporto dell’attività delle industrie rappresentate in Eumaprint, tra cui la realizzazione di un’indagine congiunturale a livello europeo e azioni di lobbying dirette a far rispettare le normative europee di sicurezza anche sui macchinari importati.