Il Consiglio di Stato ha confermato gli illeciti accertati dall’Autorità Antritrust nel 2019 con la sentenza sul caso I805 relativa al mercato italiano del cartone ondulato e degli imballaggi in cartone. Dopo il TAR del Lazio, dunque, arriva anche la prima pronuncia del Consiglio di Stato che ha affermato definitivamente l’esistenza delle due intese restrittive della concorrenza, in violazione dell’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. La sentenza individua i principi che secondo il Consiglio di Stato caratterizzano l’intera vicenda del cartone che, quindi, dovrebbero essere applicati anche ai restanti giudizi di appello proposti dagli altri cartellisti, ancor più in quanto la decisione riguarda un’impresa la cui posizione apparivamarginale rispetto a quelle degli altri partecipanti alle accertate intese illecite. Le rimanenti sentenze di appello sono attese per il primo trimestre del 2023.
Nell’intera vicenda ha avuto un ruolo determinante l’Associazione Italiana Scatolifici che, prima nella fase della segnalazione all’AGCM delle intese illecite e poi nei giudizi di primo e secondo grado davanti al giudice amministrativo, è stata assistita dallo Studio LipaniCatricalà & Partners. Il procedimento dinanzi all’AGCM, tra l’altro, è stato caratterizzatodal larghissimo numero non solo delle imprese coinvolte e sanzionate (ben 26 tra cuiGIFCO, l’associazione Confindustriale che raggruppa le imprese produttrici e trasformatrici di cartone) ma anche dai leniency applicant (in totale 4) e, infine, dagli elevati importi delle sanzioni comminate, tra le più alte di sempre (complessivamente 287 milioni di euro).
Andrea Mecarozzi, Presidente dell’Associazione Italiana Scatolifici commenta: “Accogliamo questa sentenza con grande soddisfazione per tanti motivi. Prima di tutto perché finalmente quello che ipotizzavamo, nostro malgrado, da tempo, ha avuto un riscontro ufficiale e inappellabile, ma anche per il lavoro che siamo riusciti a fare insieme, unendo le nostre forze di piccoli/medi imprenditori in un progetto enorme. Mi auguro tutto ciò possa davvero portare a un mercato in cui sana competizione e trasparenza siano la norma, a beneficio di tutti gli attori e in particolare degli scatolifici”.
Si apre adesso la fase del private enforcement, ossia dei giudizi davanti al giudice civile in cui tutti i soggetti lesi dai cartelli accertati in via definitiva potranno ottenere ilrisarcimento dei danni derivanti dai maggiori costi sostenuti e delle perdite di quote di mercato subite per effetto di detti cartelli.