Iggesund Paperboard cresce nel Far East e a settembre inaugura un ufficio vendite in Giappone. L’iniziativa segue la recente apertura a Taiwan di un centro assistenza con servizio di taglio e stoccaggio, che ha permesso di ridurre i tempi di consegna in tutta l’area.
«Da oltre un decennio la produzione di beni di consumo si sta spostando dall’Europa occidentale ad altre parti del mondo, per lo più in Oriente» – sintetizza Arvid Sundblad, Vice President Sales and Marketing di Iggesund – e l’industria del packaging non può non tenerne conto».
Di più: la presenza di Iggesund a Singapore e Hong Kong è ormai quasi ventennale e ora il gruppo cartario rilancia, progettando l’espansione in nuovi mercati della regione Asia-Pacifico e, in particolare, in Giappone.
«Nel piano di potenziamento della rete di vendita – afferma Ivan Chong, presidente Asia Pacific operations di Iggesund – il primo passo è stato di migliorare il servizio di consegna al di fuori dell’Europa.
Per questo abbiamo realizzato nuovi magazzini e centri di taglio sulla costa occidentale degli Stati Uniti e a Taiwan, che ci hanno permesso di ridurre drasticamente i tempi di consegna sul mercato asiatico, con immediati riscontri positivi da parte del mercato».
La carta della qualità Il mercato giapponese della carta e del cartoncino è noto per gli alti standard qualitativi richiesti. Proprio per questo Iggesund scommette sulle prospettive di crescita e il suo fiore all’occhiello – il cartoncino Invercote – rappresenta la testa d’ariete dell’attuale strategia di rilancio: realizzato con fibra vergine e caratterizzato da un alto grado di purezza, assenza di odore ed estrema igienicità, presenta tutti i requisiti necessari per essere ben accolto nel Paese del Sol Levante.
Packaging nel mirino In Giappone Iggesund è stata a lungo rappresentata, e continuerà ad esserlo, dal distributore Takeo, anzitutto nel settore della grafica. Il nuovo ufficio vendite si concentrerà, invece, sullo sviluppo di nuove opportunità commerciali in quei segmenti del packaging e della grafica nei quali si privilegiano le proprietà del cartoncino Invercote.
«Siamo convinti che disporre di due diversi canali di vendita in un mercato così esigente sia un enorme vantaggio», considera al riguardo Arvid Sundblad. E Chong aggiunge: «Abbiamo un grande rispetto per la cultura d’impresa nipponica e per questo stiamo assumendo solo personale giapponese. Insieme al nostro impegno a lungo termine riteniamo, infatti, che rappresenti un presupposto decisivo per avere successo in questo Paese».
Iggesund Paperboard è stata fondata nel 1685 come ferriera ma si dedica, ormai da oltre 50 anni, alla produzione di cartoncino con due stabilimenti, in Svezia e Inghilterra settentrionale, e un organico complessivo di 1500 persone. Oggi fa parte del gruppo forestale svedese Holmen, una delle cento società più sostenibili del mond, inclusa nello United Nations Global Compact Index.
Iggesund fattura oltre 500 milioni di euro con due famiglie di materiali, i cartoncini Invercote e Incada, entrambi ai vertici nei rispettivi segmenti di mercato (Invercote è il prodotto di punta ed è venduto in più di cento paesi).
Dal 2010 a oggi, Iggesund ha investito più di 380 milioni di euro per migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas serra.