C’è chi vedeva il bicchiere mezzo pieno (“finalmente torna a vedersi gente fra i corridoi”) e chi mezzo vuoto (“meno di quanto ci aspettassimo”).
Chi scommetteva sulla nuova periodicità di ICE (secondo gli organizzatori di Mack-Brooks il mercato e le tecnologie della trasformazione di packaging si muovono così velocemente da richiedere una fiera annuale) e chi protestava vigorosamente (almeno fra gli espositori a cui abbiamo chiesto un parere).
Tralasciando le impressioni a caldo, e in attesa dei dati ufficiali sulla redemption e sul futuro delle due manifestazioni, tornando da ICE Europe (converting di materiali flessibili) e CCE International (converting di cartoncino e cartone ondulato) possiamo testimoniare che in questo 2023 hanno riscattato l’edizione dell’anno scorso, ancora compromessa dalla pandemia. Dal 14 al 16 marzo al centro espositivo di Monaco di Baviera abbiamo registrato un’affluenza evidente, soprattutto nel giorno centrale di fiera, dove abbiamo sentito parlare soprattutto tedesco e italiano.
E abbiamo raccolto informazioni agli stand, dove abbiamo raccolto interviste interessanti (a partire dalla bella conversazione con David Tomer di HP sul mercato e la tecnologia digitale per il cartone ondulato) e assistito ad alcuni lanci di prodotto di cui daremo conto sui nostri canali editoriali. Per ora ci limitiamo a menzionare quello che ci ha colpiti di più, ad opera di Robatech: il costruttore svizzero ha messo a punto un sistema che eroga senza contatto sul cartone ondulato un liquido “magico” in grado di effettuare pieghe precise e senza rotture, con una facilità sorprendente (leggete la notizia QUI).
Agli stand delle due fiere i visitatori hanno trovato, anche quest’anno, gli espositori di Converting. Permettevano al pubblico di ritirare copie delle rivista su cui i nostri partner hanno pubblicato informazioni e pagine di pubblicità: un omaggio che sappiamo gradito e una forma di co-marketing particolarmente efficace, che rappresenta la nostra cifra alle fiere di settore.