Eston Chimica è un’impresa italiana giovane, con il core business negli inchiostri flexo a base acqua. La sua gestione, fondata sui due pilastri dell’ascolto e dell’impegno, alimenta una crescita a due cifre, un modo sostenibile di relazionarsi col mercato, una R&S vivace e proattiva che formula prodotti di qualità. E ora guarda oltre.
Umili per ascoltare e mantenersi aperti al cambiamento, eccellenti perché la mediocrità uccide; ma anche rigorosi e disciplinati perché le procedure permettono di lavorare meglio e di mantenere le promesse (i certificati ISO 9000, 140000 e 18000 non sono semplici pezzi di carta ma veri “pezzi di cuore”). E poi attenti a mantenere vivo il dialogo con l’esterno, e al proprio interno anzitutto tra la “forza commerciale”, che parla col cliente e ne comprende le necessità, e i tecnici di laboratorio, che devono saper concretizzare i bisogni di oggi in proposte innovative.
Questa, in pillole, la filosofia di Eston Chimica (Cadoneghe, PD), produttore di vernici e inchiostri prevalentemente flexo a base acqua.
Sorta quindici anni fa sulla scorta di un'esperienza precedente, l’azienda veneta ha ingranato la marcia veloce, registrando un fatturato 2012 al +22% (10 milioni di euro) e un ulteriore balzo in avanti del 32% già nell’aprile 2013. A Converflex si è presentata con un grande stand dalla grafica curata e i suoi prodotti migliori, con l’obiettivo primo di incontrare i clienti italiani (l’80% del business è realizzato sul mercato domestico) e consolidare i rapporti avviati in Drupa, in vista dello sviluppo del processo di internazionalizzazione. «Processo improcrastinabile – sottolinea Nicola Mellon, AD e imprenditore – perché in Italia stiamo crescendo bene e abbiamo costruito un’ottima rete di rapporti, e se ora vogliamo dare una solida base al nostro futuro non possiamo trascurare il mercato estero, dove contiamo di raddoppiare le quote entro il 2015».
Prodotti…
I progetti di espansione sono stati preparati con cura, mettendo a punto con rigore ciascun elemento che concorre alla vita dell’impresa. Mellon non ha trascurato né la struttura – «che deve essere ben organizzata e autonoma, un po’ “tedesca” nel rispetto delle regole e delle procedure, e un po’ italiana per flessibilità e inventiva» – né i prodotti: «abbiamo più tecnici in laboratorio che operai in stabilimento».
Il portafoglio di Eston comprende inchiostri flexo a base acqua – standard e speciali, lucidi e opachi – per i vari tipi di supporti e applicazioni, inchiostri a solvente e una gamma articolata di vernici di sovrastampa a base acqua e U.V.
Mellon spiega perché si sono imposti sul mercato come prodotti di qualità al prezzo giusto: «Acquistiamo le materie prime, che in questo settore rappresentano la principale voce di costo, da fornitori di assoluta qualità e fiducia», dichiara Mellon. «Le selezioniamo con cura per servire anche gli utilizzatori più esigenti, come quelli del comparto alimentare, con tutto il rigore necessario in fatto di ingredienti, tracciabilità e rispetto delle normative internazionali sul food packaging. E se il confronto con i grandi player ci spinge a non accontentarci mai, la nostra struttura, leggera e flessibile, ci consente di essere competitivi anche sul prezzo.
Quanto alla creatività, oltre che dalle richieste dei clienti per cui sviluppiamo prodotti su misura, stimoli interessanti ci arrivano spesso dai mercati esteri e dalle applicazioni di nicchia. Com’è accaduto, ad esempio, nel Nordafrica, dove l’uso dei sacconi di PP intrecciato invece che di carta ci ha incitati a realizzare una linea di inchiostri ad acqua per supporti plastici dotata di tutte le caratteristiche necessarie di ancoraggio, essiccazione, resistenza allo sfregamento ecc.».
… e progetti
La qualità dei prodotti, oltre che la puntualità del servizio, attestano la società veneta tra i fornitori certificati da grandi produttori di imballaggio – astucci di cartoncino teso, sacchi di carta, cartone ondulato ecc. – il che rappresenta un ottimo biglietto da visita sui mercati internazionali e sostiene, dunque, i progetti di espansione all’estero. Eston vi sta investendo risorse crescenti, con un’attenzione particolare alle vicine aree in espansione (Nordafrica, Vicino Oriente, Europa dell’est) ma senza trascurare mercati maturi ma importanti come gli Stati Uniti.
«Un’adeguata presenza internazionale richiede, anzitutto, il distributore “giusto”, ma non solo. Investiamo con convinzione nell’aggiornamento della forza di vendita e assistenza nei vari paesi, a cui dedichiamo training a cadenza regolare sia presso la nostra sede centrale sia presso quella del rappresentante, e sosteniamo la promozione dei nostri prodotti, ad esempio tramite la partecipazione a fiere locali. Inoltre lavoriamo per consolidare con i partner commerciali una cultura condivisa – tecnica e di servizio, sui grandi lotti come sui piccoli e sulle commesse on demand – perché vogliamo che i nostri clienti vengano seguiti con la stessa precisione e con la stessa passione in tutto il mondo.
Ma è soprattutto sulla consuetudine allo scambio delle informazioni che fondiamo il nostro rapporto con la rete di vendita, affinché il nostro ufficio R&S possa lavorare in base agli spunti raccolti sul campo. Le linee guida sono chiare: formulare inchiostri sempre più sicuri ed eco-compatibili, più concentrati e a bassa viscosità, capaci quindi di assicurare ottima qualità di stampa e ridurre i consumi pur offrendo tutte le garanzie necessarie in fatto di alimentarietà e limiti di migrazione».
È chiaro, aggiunge l’imprenditore, che un simile lavoro non si fa da soli, «ma in collaborazione con i produttori di impianti di stampa, perché una buona stampa è il risultato dell’interazione fra tanti elementi diversi: un concetto semplice e condiviso, che cerchiamo di non dimenticare mai».
I risultati? I progetti su cui Eston sta investendo ad alta intensità riguardano anzitutto il food packaging, dove sono allo studio nuove vernici UV per imballi alimentari e inchiostri a più alto tasso di concentrazione. Nel frattempo, si continua a lavorare, a tutti i livelli dell’impresa e su tutti gli obiettivi, perché chi si ferma… resta indietro.
Il mondo Eston La lotta alla mediocrità ha richiesto impegno ma, al contempo, generato entusiasmo e senso di appartenenza: una corrente di forze positive che si trasmette anche agli interlocutori esterni di Eston Chimica. «Sentire che si partecipa a un progetto di valore – afferma Mellon – a cui ciascuno può dare il proprio contributo, cambia radicalmente il modo di vivere il lavoro e i relativi rapporti. Le persone sono più impegnate e produttive, esigenti con se stesse e gli altri ma, al tempo stesso, accoglienti. I clienti, come i fornitori, lo sentono e lo capiscono, e sono contenti di entrare a far parte del mondo Eston». Un mondo in cui la passione si alimenta di metodicità e precisione: «Abbiamo informatizzato funzioni e procedure, organizzato e reso accessibili tutti i dati, ottenendo infine le varie certificazioni di qualità come suggello di un processo efficiente, che ci permette di lavorare meglio. Abbiamo un'abitudine al dialogo che ci permette di fornire risposte adeguate in tempi adeguati, evitando le inadempienze e le piccole trascuratezze che rendono una struttura poco affidabile. E quando le persone coinvolte iniziano a raccogliere i frutti del proprio impegno il più è fatto, e si inizia a lavorare davvero bene». |