Raul Rizza, cosa più ha contribuito alla grande evoluzione della stampa flexo?
Questa qualità si deve a più fattori, fra cui gli sviluppi della tecnologia laser, sia negli anilox sia nell’incisione delle lastre, e alla costante ricerca di nuovi materiali, dalla fibra di carbonio alle nuove schiume che hanno permesso di alleggerire le masse volventi come maniche e carrier, con un notevole vantaggio di prestazioni e consistenza qualitativa. E in questo campo Rossini per la nostra azienda è un partner strategico – da sempre.
Quanto conta la prestampa nella qualità finale del prodotto e nell’efficienza complessiva della lavorazione?
A quello che è uno degli ingredienti principali nel buon risultato di un lavoro di stampa si associano tanti nomi – matrici, clichè, tecnopolimeri, lastre, gomme… – dietro a cui c’è il lavoro di tante persone, dall’agenzia grafica alla prestampa, alla selezione, proseguendo con quel lavoro di standardizzazione necessario a profilare correttamente il processo produttivo. La tecnologia attuale permette di ottenere risultati sorprendenti ma solo se si lavora in modo rigoroso: non c’è più spazio per la correzione a sentimento o per l’artigianalità; il mercato è sempre più competitivo e premia l’approccio scientifico e metodologico.
Su quali aspetti la flexo può migliorare ulteriormente?
Continuando nel processo di automazione degli impianti, con la riduzione ulteriore dei tempi di cambio e avviamento, oltre che dei consumi energetici. L’ultima macchina che abbiamo acquisito consuma 2,23 KWh per 1000 mtl, contro i 5,99 KWh delle macchine di precedente generazione.
Pensate di fare degli investimenti a breve in questa tecnologia?
Grazie all’ottimo lavoro svolto dalla nostra squadra stiamo ottenendo un buon riscontro dal mercato e stiamo valutando di aumentare la capacità produttiva acquistando una ulteriore macchina da dedicare a linee prodotto specifiche. Inoltre abbiamo appena installato una nuova super laminatrice fornita di carrello flexo, che utilizzeremo per creare nuove soluzioni… top secret.
Masterpack ha un fatturato consolidato 2022 di circa 65 milioni di euro, con 180 dipendenti nei due siti di Veruno (Head Quarter) – dove sono operative 4 macchine da stampa che lavorano su tre turni con una capacità produttiva di circa 130 milioni di metri lineari/anno – e Monvalle (Innovation Hub). Principali linee di prodotto: etichette pre-applicate apri & chiudi, zip pre-applicate in bobina, sistemi apri & chiudi tramite delaminazione controllata, film accoppiati a vera carta con finestre fustellate laser a registro, film per cottura diretta in forno a microonde o convenzionale, valvole di degasaggio brevettate e una vasta scelta di prodotti riciclabili o compostabili in linea con il flusso di economia circolare.