Il Gruppo Scientifico Italiano di Confezionamento Alimentare (GSICA) offre un contributo per fare chiarezza sul tema delle bioplastiche. Se ne incarica il professor Luciano Piergiovanni, cattedratico di fama internazionale nonché co-fondatore e presidente del Gruppo, nella forma del seminario via web.
Il prefisso “Bio” è oggigiorno estremamente diffuso e viene ampiamente impiegato nei contesti più diversi. Da qualche tempo è molto utilizzato anche nel settore del packaging ad indicare materiali plastici dalle caratteristiche (più o meno reali) di maggiore compatibilità ambientale rispetto a quelli tradizionali, le “bioplastiche” appunto. Sembra per questo più che opportuno proporre una breve trattazione di che cosa si debba esattamente intendere per “bioplastiche”, quali materiali con queste caratteristiche possano essere oggi prodotti e commercializzati, quale la capacità produttiva degli impianti esistenti, da quali risorse provengano e quale può essere il loro fine-vita.
Per presentare un quadro oggettivo e abbastanza esauriente di cosa siano le bioplastiche e di che cosa sia lecito attendersi da queste, il seminario propone brevi cenni sulle materie plastiche convenzionali e sulle loro quantità impiegate, una concisa sistematica dei materiali innovativi che è lecito definire bioplastici, qualche cenno alle prestazioni funzionali delle bioplastiche oggi disponibili e ai temi che attualmente animano l’acceso dibattito sulle loro prospettive di impiego e sulla loro efficacia per uno sviluppo che sia realmente sostenibile.
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