Il packaging rappresenta senza dubbio uno degli argomenti principe di questa Drupa 2016, che gli dedica addirittura, nel padiglione 12, una sorta di mostra nella mostra denominata Packaging Touchpoint.
I motivi sono molti. Carte dall’incredibile appeal sensoriale associate a tecniche di finissaggio sofisticate trasformano la confezione in un medium pubblicitario di classe; display elettronici e sensori la rendono intelligente; la stampa digitale ne permette la personalizzazione e l’adattamento.
Ne consegue, dicono le previsioni, che il mercato dell’imballaggio crescerà da qui al 2018 a 975 miliardi di euro: un mondo che va seguito e compreso. «Con Packaging Touchpoint – spiega Sabine Geldermann, direttore di Drupa – vogliamo identificare le potenzialità inespresse in fase di progettazione e di produzione di imballaggio, in relazione con i grandi mercati verticali». Il forum è organizzato in collaborazione con l’associazione europea di packaging design (epda), la cui project manager, Claudia Josephs, precisa «ci occuperemo di packaging a 360°: esigenze tecnico-funzionali, considerazioni culturali ed etiche, efficienza ed economicità, l’intera gamma dei substsrati in relazione alle tecnologie impiegate…».
L’innovation park e il drupa cube. Altre aree e momenti speciali sono dedicati all’innovazione, che costituisce il filo rosso di questa edizione della mostra e trova la sua incarnazione “geografica” nel cosiddetto “innovation park”. Nel padiglione 7.0 circa 130 espositori suddivisi in sei aree tematiche porteranno in fiera le ultime frontiere in materia di flussi di lavoro, automazione e tecnologie di stampa.
E il padiglione 6, allo spazio D03, ospita gli incontri del drupa cube. Qui le nuove tecnologie, come l’elettronica stampata e il 3D printing, le applicazioni multicanale più creative e la stampa digitale applicata al packaging e non solo vengono illustrati con un approccio interdisciplinare che ha anche l’ambizione di colmare il gap di conoscenza fra tecnici, creativi, marketer e brand owner.
Quest’anno, per la prima volta, il programma di 11 giorni viene articolato in sei temi chiave – multicanale, stampa, stampa funzionale, stampa 3D, produzione di packaging, green printing – e svolto con un occhio di riguardo per i principali segmenti applicativi: food, beni di consumo, arredamento, cosmetica, farmaceutico e benessere della persona, ma anche i settori finanziario e pubblico.