A Grafitalia Apex fa un bilancio molto positivo (40mila cilindri venduti in due anni) della tecnologia GTT di inchiostrazione. Ecco i motivi.
Apex ha inventato un nuovo processo di trasferimento dell’inchiostro al cliché, lanciato a drupa nel 2009 e ora brevettato a livello europeo, noto come GTT (Genetic Transfer Technology).
Si basa sull’innovazione della geometria della dell’incisione e della composizione della ceramica, associata a un moderno impianto laser, e si propone di offrire un contributo rilevante alla standardizzazione e alla qualità del processo flessografico, prevenendo alla radice difetti tipici come effetto puntinato, chiazze, aloni e cattiva risoluzione dei punti.
La tecnologia. Alla base della tecnologia GTT c’è una nuova superficie geometrica brevettata, con canale a scorrimento aperto, che permette di dosare l’inchiostro sul cliché con un metodo idraulico di precisione e con una pressione minore. In questo modo si ottimizza il rendimento e migliora il controllo dell’intero processo di inchiostrazione.
In particolare, l’eliminazione delle celle esagonali chiuse riduce l’instabilità e le bolle d’aria nell’inchiostro, rendendo il trasferimento del fluido più uniforme e monitorabile; inoltre, evita la sovra-inchiostratura dovuta all’eccessiva pressione attuata sulle celle esagonali per estrarre l’inchiostro più viscoso.
Il cilindro GTT a canale aperto riduce di oltre il 60% l’area in cui, nei rulli tradizionali, si formano depositi di inchiostro permettendo un miglior scorrimento su tutta la superficie e garantendo uniformità di inchiostratura del cliché.
I punti più regolari si devono,invece, ai canali a scorrimento aperto, più stretti delle celle esagonali chiuse e per questo in grado di offrire un migliore maggiore appoggio. Questi canali sono anche poco profondi (-30%), rilasciando l’inchiostro in modo di più uniforme e completo e richiedendo, quindi, meno fluido e con viscosità inferiore.
Infine, con la tecnologia GTT l’inchiostro pressurizzato non “trabocca” più dalla racla e l’aria non viene più trattenuta all’interno delle celle.
I vantaggi. I marketer di Apex Italy Srl fanno un bilancio molto positivo dell’accoglienza del mercato: «Da quando abbiamo lanciato il GTT, alla Drupa di due edizioni fa – afferma Silvia Caldiroli, responsabile vendite e marketing in Apex Italy – abbiamo venduto circa 40mila cilindri a livello internazionale.
Un contributo decisivo, anche in Italia, è stato offerto dai risultati dei test condotti nel frattempo, che hanno definitivamente conquistato anche i costruttori di macchine».
Gli argomenti sono molto concreti: «A fronte dell’investimento iniziale – argomenta Caldiroli – le economie di gestione che derivano dalla riduzione dei consumi di inchiostro, dei cambi in macchina e della pulizia a fine lavoro, sono davvero ingenti e il ROI velocissimo.
D’altronde, basta fare un po’ di conti. Con la tecnologia anilox tradizionale a celle chiuse si danno centinaia di combinazioni retinatura/volume tra cui scegliere per ottenere di volta in volta una buona stampa, mentre con la tecnologia GTT sono sufficienti due o tre taglie per fare pressoché tutti i tipi di lavoro su tutti i tipi di macchina.
Il parco cilindri dello stampatore, dunque, si riduce a poche unità».
Apex Group of Companies è il più grande produttore mondiale di cilindri dosatori flessografici. Oltre alla serie GTT, produce i cilindri anilox tradizionali UltraCell e UltraCellPLUS e fornisce sleeve, gruppi incollatori, dispositivi per la misurazione dell’inchiostro e per il proofing e prodotti per la pulizia dei cilindri.