Il direttore Claudio Dall’Agata ha illustrato gli ultimi progetti per migliorare la sostenibilità degli imballaggi in cartone e più in generale di tutta la filiera ortofrutticola
Ridurre l’utilizzo di materie plastiche, fermare la deforestazione incontrollata, contenere le emissioni di CO2 sono comportamenti fondamentali per garantire processi produttivi sostenibili. Per questo Bestack, consorzio di ricerca che riunisce i produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, dal 2008 collabora con le principali Università italiane per migliorare la sostenibilità ambientale del packaging in cartone ondulato. Se n’è parlato a Ecomondo (Rimini Fiera, 6-9 novembre 2018), la kermesse dedicata alla green economy e allo sviluppo sostenibile, promosso da Confagricoltura.
Durante la seconda giornata si è tenuto il convegno “Dal Legno alla Tavola”, a cui ha partecipato anche il direttore di Bestack Claudio Dall’Agata con un intervento volto a illustrare i risultati 2017 sull’utilizzo di carta certificata da parte delle aziende consorziate.
“L’utilizzo di carta proveniente da foreste con gestione responsabile è salito dal 70% del 2011 fino al 92,2% del 2017, con un incremento costante durante gli anni di monitoraggio”, sottolinea Dall’Agata. “La certificazione prevalentemente utilizzata dai nostri consorziati è FSC, che vale l’85% della carta utilizzata per la produzione di imballaggi in cartone ondulato. Segue la certificazione PEFC che vale il 4,2% e in maniera minore sono utilizzate carte provenienti da foreste con altre certificazioni di gestione sostenibile.”
L’impegno costante dei consorziati Bestack e l’attenzione sempre crescente verso la sostenibilità dei fattori di produzione porterà entro il 2020 ad avere un utilizzo esclusivo di carte provenienti da foreste certificate, portando il settore carta, già prima filiera in Italia per il riciclo grazie a Comieco, ad essere un esempio virtuoso di produzione sostenibile.