È fatta: dopo anni di ricerca, conti e confronti, Atif ha il suo centro tecnologico, ovvero lo spazio e le attrezzature necessarie a condurre le prove e sperimentazioni che rappresentano la principale prerogativa di un’associazione tecnica.
Era uno dei punti qualificanti del programma del comitato direttivo in carica, presieduto da Sante Conselvan, e rappresenta un progresso rilevante nella capacità dell’Associazione Tecnica Italiana per la Flessografia di offrire servizi all’industria. Ancor più visto che la struttura risiede all’interno di un altro centro tecnologico, sinergico e complementare nonché in fase di espansione strutturale e programmatica: quello dell’Istituto Tecnico Ripamonti di Como, scuola professionale per le Arti Grafiche e centro di formazione permanente per i lavoratori del settore, che ha attrezzato nel tempo laboratori dedicati alla prestampa e alla stampa offset, rotocalco, digitale (in fase di installazione) e ora, grazie alla collaborazione con Atif, anche flessografica.
Gran tessitore delle relazioni fra le istituzioni in campo, Elia Gerosa imprenditore e manager di Cellografica Gerosa nonché presidente attivissimo del Comitato Provinciale per l’Istruzione Grafica di Como, a cui è toccato l’onore del taglio del nastro (nella foto insieme a Conselvan), avvenuto questo 18 luglio. Della nuova struttura, il cui cuore è la neo installata macchina da stampa a banda stretta, Gerosa ha sottolineato anche la disponibilità di simulatori, che permettono di simulare – appunto – nonché analizzare e risolvere, le possibili problematiche di stampa che si incontrano nelle reali situazioni di lavoro, con il relativo saving di materiale e consumabili.
Soddisfatti i soci di Atif, che si sono ritrovati a Como per l’assemblea annuale e hanno partecipato all’inaugurazione con un ospite di riguardo: Göran Dahl, presidente dell’associazione svedese per la flessografia e rappresentante del Politecnico BrobyGrafiska di Sunne, partner di Atif sul terreno della Ricerca e della Formazione insieme alla gallese Swansea University. Le tre istituzioni rappresentano l’embrione di un network internazionale e collaborativo, dotato delle competenze e attrezzature necessarie a promuovere lo sviluppo e l’education in ambito flexo.
Comprensibile la contentezza di Sante Conselvan, attuale presidente di Atif e di FTA, che ha sottolineato l’importanza del Centro per l’associazione e gli operatori, ma anche per gli studenti della Ripamonti e, tramite loro, gli adulti. “Amore” è stata la parola chiave del suo intervento: Atif deve saper alimentare l’amore che la flessografia suscita in chi vi si dedica, soprattutto nei ragazzi delle scuole. Perché saranno gli operatori di domani, e perché sono il naturale tramite con le famiglie e dunque la società civile, che va resa consapevole di quanta tecnologia e quanto progresso si trovino “dietro” il packaging e gli altri stampati della nostra vita quotidiana.