FOTOPOLIMERO Irac ha realizzato, su commessa del Sacchettificio di Rosà, un’attrezzatura innovativa in grado di lavare molti cliché, o molto grandi. Bene, in automatico, in poco tempo
e con evidenti economie.
La nuova SR-LC progettata e realizzata da Irac Srl (Montecavolo di Quattro Castella, RE) nasce per soddisfare le esigenze di stampatori che utilizzano molti cliché in fotopolimero, o cliché molto grandi, e impiegano dunque lunghi tempi in operazioni di lavaggio. Viene proposta come la soluzione tecnologicamente più avanzata per una pulizia profonda e veloce e rappresenta l’ultima evoluzione, sollecitata da un cliente di riguardo (il Sacchettificio di Rosà), di un impianto nato a suo tempo per il lavaggio dei telai serigrafici.
SR-LC è dotata di speciali spazzole a “crine di cavallo” che, muovendosi assieme alla barra porta-ugelli, “accarezzano” il cliché per rigenerarlo, e assicura all’utilizzatore molti vantaggi:
• i cliché non verranno appoggiati su carrelli improvvisati perché dispongono di specifici posizionatori che verranno successivamente inseriti in vasca;
• non si richiede la presenza di un operatore perché la macchina, chiusa ermeticamente, ha il ciclo di lavaggio preimpostato;
• delle speciali navette, di cui una fornita di serie, permettono di spostare i posizionatori da una postazione all’altra e, al contempo, fungono da collettore dei cliché smontati (che altrimenti non hanno un proprio posto);
• i posizionatori sono dislocati su entrambi i lati della macchina, raddoppiando la capacità di carico;
• dato che il solvente in gioco è sempre lo stesso (in ricircolo), è possibile lavare senza sprechi anche un solo cliché per ciclo;
• la spruzzatura con ugelli dedicati, ad alta portata, garantisce ottimi risultati senza per questo stressare i cliché e creare problemi di stampa;
• SR-LC impiega solo componenti pneumatici e materiali specifici, permettendo così di effettuare il lavaggio sia con acqua e detergente sia con solventi infiammabili.
Il posizionatore creato da Irac per la nuova lava cliché SR-LC permette di inserire le sleeve incise, da entrambe i lati della macchina, con la massima comodità, precisione e rapidità.
Dettagli significativi
La nuova attrezzatura della Irac permette, dunque, di svolgere bene e in automatico un’operazione che, di norma, è difficile anche in modalità manuale; inoltre, adotta tutti gli accorgimenti necessari a contenere gli effetti nocivi dei lavaggi tradizionali con solvente.
Molte le caratteristiche dell’impianto che permettono di raggiungere questi risultati, a partire dal lavaggio tramite getti orientati direttamente sull’intera superficie dei cliché, che agisce con efficacia e in profondità, e dall’alimentazione delle barre porta-ugelli con pompa pneumatica ad alta portata, che assicura un’azione meccanica incisiva ed energica. La logica di controllo della macchina, programmabile integralmente, permette di gestire e ottimizzare il ciclo di lavaggio, risciacquo e sgrondatura dei cliché (asciugatura completa optional).
Gli accorgimenti adottati dai progettisti Irac interessano quasi tutte le funzioni. La movimentazione alternata delle barre di lavaggio, ad esempio, viene garantita da un cilindro pneumatico esterno alla vasca, con trascinamento magnetico, brevettato da Irac, che evita di forare il vano vasca e previene danni accidentali per ostruzione del passaggio (le barre interne si sgancerebbero in automatico, per poi riagganciarsi a problema risolto).
Rivisitato anche il camino di aspirazione, concepito per mantenere la vasca chiusa ermeticamente durante le fasi di lavoro, e il carrello porta posizionatori – estraibile al 70% e in grado di agganciare 4 posizionatori – mentre una serie di dispositivi studiati nel dettaglio assicurano l’aspirazione di eventuali vapori, in modo che non si disperdano nell'ambiente.
La macchina è anche fornita di sicurezze passive, che intervengono in caso di sovrappressione o depressione, e può essere dotata di due diversi serbatoi di asservimento: d’acciaio inox tipo AV, su apposito girello, o a fondo conico. Le funzioni della vasca sono comandate tramite pannello pneumatico antideflagrante ATEX Zona 1, e possono essere sia manuali sia automatiche.
Un ciclo di lavaggio completo di risciacquo, soffiatura e pause correlate non supera i 15 minuti.
Ingegno, tenacia, collaborazione.
Storie italiane
«Eravamo a Milano, al GEC del 2003. Sandro Ferracin, socio del Sacchettificio di Rosà, si presentò al nostro stand in cerca di una soluzione per il lavaggio dei clichè. Né noi della Irac né i nostri concorrenti ce ne eravamo mai occupati seriamente e, dunque, la mia risposta fu negativa». Silvano Alberti, socio fondatore di Irac Srl (specializzata in impianti di lavaggio e rigeneratori per solventi), racconta con vivacità il suo primo e indimenticabile incontro con quello che sarebbe diventato un cliente e un amico: «Tutto sarebbe finito lì se non avessimo portato in fiera anche il dépliant di un’attrezzatura fuori settore, studiata per la serigrafia. Ferracin lo prese per caso, ma gli bastò un’occhiata per capire che aveva trovato quello che cercava. Tornò sui suoi passi con aria decisa e mi estorse la promessa di un appuntamento. Io, in tutta onestà, non ero affatto convinto di volermi dedicare a una macchina per il lavaggio dei gommati».
La tenacia veneta l’ha avuta vinta. A innumerevoli altri “abboccamenti”, durante i quali il rapporto fra i due imprenditori si è fatto via via più personale, è succeduto un decisivo invito a cena (siamo in Italia…) e, infine, l’impegno formale, suggellato da “un sostanzioso anticipo”: «Ancora non sapevo come realizzarla – confessa Alberti – ma sapevo di poter contare sull’entusiasmo e la bravura dei miei tecnici, oltre che sulla grande esperienza di Ferracin. E mentre guidavo verso casa pensavo alle grandi linee del progetto». Da allora alla consegna è passato poco più di un anno, e all’avvio era tutto chiaro: si trattava della soluzione giusta, con grande soddisfazione di Ferracin che, a buon diritto, ancor’oggi si considera co-genitore della SR-LC (Lava Cliché).
Il racconto di Alberti ha un epilogo: il fornitore che sa ascoltare non si cambia. Insieme alla prima SR-LC per il lavaggio automatico dei cliché, Irac ha fornito al Sacchettificio di Rosà anche un impianto automatico per la rigenerazione dei solventi senza emissioni diffuse, e pochi anni fa si è visto commissionare il progetto di un’altra macchina, in grado di lavare non solo i cliché smontati ma anche le sleeve incise. Irac l’ha realizzata con annesso sistema di asciugatura e badando ad abbattere, riducendole al minimo, le emissioni in atmosfera di vapori di solvente.