Assocarta, SLC-CGIL, FISTEL CISL, ULCOM UIL sono uniti nella consapevolezza del drammatico impatto che l’emergenza sanitaria COVID-19 sta avendo sui cittadini italiani e in Europa, con un numero crescente di vittime. Sono vicini a medici e infermieri che stanno curando i malati, senza risparmiarsi.
In questo contesto l’industria cartaria è stata dichiarata attività essenziale con il DPCM 22 marzo 2020 e grazie alle sue lavoratrici e i suoi lavoratori sta continuando a garantire che i cittadini possano accedere a prodotti igienico-sanitari e alimentari nell’attuale contesto di difficoltà crescenti.
Essa ha attuato le misure necessarie per garantire la sicurezza dei dipendenti, operatori dei trasporti e clienti fin dall’inizio dell’emergenza e ha, quindi, recepito il protocollo del 14 marzo tra organizzazioni datoriali e Organizzazioni Sindacali. La tutela della salute e sicurezza è da sempre una priorità per tutte le aziende del settore, e la costante attenzione a questi temi proseguirà con continuità anche dopo il superamento dell’emergenza con la preziosa collaborazione di tutte le maestranze.
L’industria della carta sta lavorando con le altre industrie della nostra catena del valore per garantire gli approvvigionamenti.
I prodotti in carta per uso igienico sanitario sono di vitale importanza per i cittadini, per attuare le raccomandazioni dai governi nazionali e dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Gli imballaggi in carta e cartone sono essenziali per trasportare e fornire prodotti alimentari e farmaceutici.
Ciò premesso, Assocarta, SLC-CGIL, FISTEL CISL, ULCOM UIL chiedono che tutto il settore (Ateco 17), che include anche la carta per l’informazione, già riconosciuto come attività essenziale in Italia e in altri Paesi europei venga considerata una filiera produttiva strategica in Italia e in Europa e quindi ammessa agli aiuti di Stato per garantire continuità di forniture vitali ai cittadini durante la crisi sanitaria e supportare un ripresa dell’economia dopo aver superato l’emergenza.
Ci aspettiamo che il COVID-19 determinerà molti cambiamenti nella gestione delle imprese e nell’organizzazione della società. Chiediamo quindi al Governo italiano e alla Commissione europea di rivedere la strategia industriale recentemente adottata alla luce dei cambiamenti in atto per garantire una politica forte per le realtà industriali.
Per continuare a produrre imballaggi l’industria della carta ha bisogno di carta da riciclare. Pertanto, chiediamo alle comunità e ai cittadini di continuare nella raccolta di carta e cartone, affinché questo ciclo virtuoso continui anche durante la crisi. Una carenza di materie prime riciclate in poche settimane ci costringerebbe a fermare la produzione. Queste materie prime devono essere considerate strategiche dalle istituzioni al pari dell’industria che le utilizza.
L’industria cartaria ha, inoltre, l’obbligo di garantire consegne tempestive di beni essenziali alle nostre comunità. Molte delle aziende cartarie stanno lottando a causa di controlli supplementari alle frontiere che comportano ritardi all’interno dell’Europa. C’è bisogno di sostegno da parte delle istituzioni nazionali e comunitarie per evitare ritardi nelle consegne di queste forniture chiave.
La solidarietà deve venire prima di tutto e sosterremo con forza il lavoro delle istituzioni UE e dei governi nazionali con il nostro impegno per mantenere i posti di lavoro.