I produttori di tecnologie per il converting possono continuare a operare. Il settore vede confermato il suo ruolo strategico per il Paese.
Tra le imprese che possono continuare a operare, perché ritenute servizi essenziali, ci sono le aziende con codice Ateco Acimga 28.95.00, ovvero i produttori di tecnologie per il converting. Il decreto del 22 marzo, parzialmente rivisto dal decreto del Mise del 25 marzo, permette inoltre alle aziende della filiera, fornitrici delle imprese con i codici Ateco ritenuti servizi essenziali, di continuare la produzione per questi clienti, previa comunicazione al prefetto. Un modo per garantire la continuità della filiera del packaging e del converting per il food e il pharma.
L’inclusione del codice 28.95.00, nonché la disposizione per le aziende della filiera, è frutto di un intenso lavoro di dialogo e di lobbying portato avanti da Acimga, insieme alla Federazione Carta e Grafica e Confindustria.
L’associazione dei produttori macchine per il printing, il packaging e il converting ha attivato fin dall’inizio della crisi un Help Desk per la comunicazione tempestiva delle novità in campo, e la raccolta di quesiti e richieste da parte degli associati. Acimga sta inoltre monitorando il settore, con la collaborazione dei soci, attraverso delle survey; sta predisponendo gli strumenti per attivare le misure straordinarie del piano Made in Italy dell’Ice e sta preparando una campagna comunicativa per sostenere il settore in questo periodo e per rilanciarlo appena la crisi sarà alle spalle.
Va ricordato, in questo momento difficile per il Paese, lo sforzo di imprenditori e lavoratori del settore che, chiamati a svolgere un compito strategico, stanno lavorando in un’ottica di servizio per la nazione.