Durst apre le porte della nuova, avveniristica, sede di Bressanone agli etichettifici italiani, per presentare lo stato dell’arte della propria tecnologia di stampa digitale Inkjet drop on demand piezo con testine Samba. È incarnata nell’ultima serie di macchine TAU 330 RSC (Resolution, Speed, Color – ora anche col modello Economic) ma non solo: Durst punta su un sistema proprietario hi tech completo e sostenibile (anche economicamente), che comprende software, inchiostri e tutti gli altri componenti sensibili, da sviluppare per le diverse applicazioni.

Elemento forte della strategia di marketing, con ricadute positive sulla R&D, la collaborazione con i fornitori (alla conferenza sono intervenuti Barbieri per gli spettrofotometri e più in generale il color management, e Colorgraf per le vernici e il finishing digitale) e con i costruttori-partner specializzati in tecnologie tradizionali, a partire da Omet per le ibridazioni con la flexo a banda stretta e Koenig & Bauer per il cartone. Sul piatto una velocità reale di  78 m/min su tutti i supporti, con risoluzione di 1200×1200 dpi e 257,7 milioni di gocce stampate per ciascuno dei 7+1 colori.