Primo semestre 2018 molto positivo per il complesso dei settori appartenenti alla Federazione Carta e Grafica, ma le informazioni al momento disponibili lasciano intravedere un quadro in sicuro rallentamento per il terzo periodo dell’anno che è coerente con la stagnazione dell’economia italiana certificata recentemente dall’Istat.
“Proseguendo il buon andamento evidenziato nel 2017, la domanda interna dei prodotti/servizi realizzati dai tre settori rappresentati dalla Federazione (Industria delle macchine per la grafica e la cartotecnica, Industria cartaria e Industria grafica e cartotecnica trasformatrice) si è sviluppata nei primi 6 mesi 2018 del 5,5% rispetto all’analogo periodo dell’anno prima”, afferma Pietro Lironi presidente della Federazione Carta Grafica. “Dal favorevole andamento della domanda nazionale ha tratto vantaggio il fatturato complessivo che si è attestato, nel primo semestre 2018, a 12,5 miliardi di €, presentando un incremento del 3,8% rispetto ai valori dello stesso periodo dell’anno prima. Le vendite interne, pari a 7,8 miliardi di € (+4%), hanno continuato a fornire il principale contributo alla crescita del fatturato, anche se con una dinamica trimestrale in rallentamento (dal +5% del primo trimestre al +3% del secondo).”
Importante anche il contributo della domanda estera nel primo semestre 2018: l’export si è sviluppato del 3,6%, con un’evidente accelerazione tra primo e secondo trimestre (rispettivamente +2,1% e 5,1%). La dinamica della domanda interna è alla base del rilevante sviluppo delle importazioni che, proseguendo sui ritmi presentati nel corso della seconda metà del 2017, hanno presentato a fine giugno un aumento del 9,7%.
“Tuttavia”, prosegue Lironi, “le indicazioni al momento disponibili sul terzo trimestre 2018 a livello dei singoli settori, insieme a quelle di stagnazione dell’attività del settore manifatturiero e del contesto economico nazionale rese note rispettivamente dal Centro Studi Confindustria (Indagine rapida sulla produzione industriale) e dall’Istat (Stima preliminare del Pil) diffuse a fine ottobre, confermerebbero per il periodo luglio-settembre 2018 una bassa dinamica della domanda dei prodotti/servizi dei settori rappresentati dalla Federazione con inevitabili impatti in termini di fatturato delle imprese che ne fanno parte.”
Il settore delle macchine per la grafica e cartotecnica
Cresce il fatturato di settore nei primi tre trimestri dell’anno, facendo registrare un aumento del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un valore complessivo superiore ai 2 miliardi di euro. In leggero calo le esportazioni che diminuiscono del 3,5% rispetto allo scorso anno, ma che, tuttavia, restano superiori al miliardo di euro; bene, invece, le importazioni che aumentano di circa 11 punti percentuali, superando i 390 milioni di euro. Stando alle previsioni della base associativa Acimga, fatturato, importazioni ed esportazioni dovrebbero mantenersi stabili nell’ultimo trimestre dell’anno, e nel complesso il 2018 dovrebbe chiudersi in leggera crescita rispetto ai valori raggiunti nel 2017. Fermando l’analisi su quanto avvenuto nei primi 9 mesi, si può notare l’andamento altalenante di importazioni e esportazioni che hanno mostrato un’importante “impennata” nel secondo trimestre (rispettivamente +41% e +16% rispetto al trimestre precedente). Tale crescita si è però spenta nel trimestre successivo (luglio-settembre), con le importazioni stabili e le esportazioni in calo del 6.8%. Tra le cause del calo dell’export, la contrazione delle vendite in America del Nord (-5,5%) e America del Sud (-1,6%).
Il settore cartario
Nei primi 9 mesi dell’anno la produzione cartaria si è collocata su valori superiori a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente (+1,2%), presentando peraltro un evidente rallentamento rispetto ai primi 6 mesi (+2,1%), connesso essenzialmente con la scarsa dinamica di luglio (+0,8%) ed il sensibile calo di agosto (- 6,3%). Le dinamiche migliori sono osservabili principalmente con riferimento ai prodotti per packaging (+2,8% in complesso) – anche grazie all’avvio in maggio di un nuovo impianto di produzione di carte e cartoni per cartone ondulato – ed a quelli per usi igienico-sanitari (+1,8%), mentre resta al di sotto dei livelli 2017 la produzione di carte per usi grafici (-2,8%). Il fatturato dei 9 mesi è stimato in aumento del 5,9% rispetto ad un anno prima, ma occorre ricordare che tale andamento è connesso con la necessità delle cartiere di recuperare gli ingenti rincari delle cellulose: da fine 2016 ad oggi le cartiere hanno subito aggravi di costo di 420 $/tonn (+52%) per la NBSK e di 400 $/tonn per l’eucalipto (+62%). Sotto pressione anche il mercato internazionale delle carte da riciclare: da segnalare in particolare i rialzi delle quotazioni delle qualità più pregiate (qualità per disinchiostrazione e superiori), indotti dalla crescente domanda delle cartiere europee – nel tentativo costante di rimpiazzare le ormai costosissime fibre vergini con fibre di recupero – ma anche delle cartiere cinesi per ovviare alle numerose decisioni del Governo volte alla limitazione delle importazioni delle qualità inferiori. In presenza di una domanda estera in contrazione (-1,8% nei 7 mesi) rispetto ai volumi in sensibile crescita dello stesso periodo 2017, la dinamica della produzione è stata supportata principalmente dalla domanda interna, cresciuta nei primi 6 mesi del 6%, con un’accelerazione evidente tra primo (+3,7%) e secondo trimestre (+8,1%), e poi rallentata al +5,2% nei 7 mesi. Per il terzo trimestre, coerentemente con il quadro di stagnazione dell’economia nazionale evidenziato da Istat, i risultati ancora provvisori dell’ultima indagine congiunturale indicano una riduzione della domanda rispetto ai primi due trimestri dell’anno: il portafoglio ordini delle imprese campione scende infatti a 1,67 mesi, dopo aver raggiunto quota 1,73 nel primo e 1,78 nel secondo trimestre. Molto caute le sensazioni espresse dalle cartiere interpellate sugli andamenti nel quarto trimestre di produzione, fatturato e ordini interni ed esteri: per tutte le variabili le attese di stazionarietà sui livelli del trimestre autunnale sono contenute (tra il 63 e il 74% del campione); le restanti quote indicano leggerissime intonazioni positive per produzione e domanda interna, mentre per il fatturato emerge una prevalenza, seppur modesta, di attese negative.
Il settore grafico e cartotecnico trasformatore
Il settore grafico, dopo un primo trimestre inaspettatamente positivo, legato però principalmente alla crescita produttiva “occasionale” degli stampati elettorali e al rimbalzo dell’export, è tornato in calo nel secondo trimestre 2018; nei primi 6 mesi 2018 la produzione resta in crescita del 4% sui primi 6 mesi 2017, mentre l’aumento del fatturato si limita allo 0,5%. A livello produttivo, restano in aumento gli stampati pubblicitari e commerciali (+8,5%) e la modulistica (+2,4%); va peggio la grafica editoriale, con le riviste quasi stabili (+0,1%) e i libri in calo moderato (-1,9%). In termini di domanda, nel primo semestre 2018, nell’ambito di un mercato pubblicitario altalenante, l’advertising è rimasto in territorio particolarmente negativo su stampa, direct mail e affissioni (tra il -6% ed il -9% circa a seconda del mezzo). Sul fronte del commercio estero, l’incremento dell’export in valore del comparto grafico resta notevole: +21,2% nei primi 6 mesi dell’anno. Le prime indicazioni sul terzo trimestre 2018, in sintonia con la stagnazione del contesto economico nazionale e le difficoltà della pubblicità su stampa, fanno intravedere un’ulteriore contrazione tendenziale della produzione e un andamento lento del fatturato del settore grafico, che potrebbe determinare un peggioramento dei tassi di variazione nei primi 9 mesi 2018. Il settore cartotecnico trasformatore, dopo il già positivo primo trimestre 2018, accelera moderatamente nel secondo trimestre 2018 per cui, considerando il primo semestre 2018, la produzione del comparto aumenta complessivamente dell’1,8% sullo stesso periodo 2017, mentre il fatturato cresce del 3,9%, anche per l’incremento dei prezzi di vendita dei prodotti collegato all’intenso aumento dei prezzi di carte e cartoni. La crescita della produzione cartotecnica si mantiene superiore di circa mezzo punto a quella dell’imballaggio in carta, cartone e flessibile; i principali prodotti dell’imballaggio crescono fra l’1,5% e il 3%, con una crescita omogenea di cartone ondulato (+1,5%), imballaggi flessibili (+2%) e astucci pieghevoli (+2,3%), mentre vanno meglio i sacchi (+3%). In termini di domanda è lento l’andamento dei consumi nazionali; fra i settori a valle, discreta crescita dell’alimentare e bevande, bene la cosmetica, in forte sviluppo la farmaceutica. Le esportazioni in valore del comparto cartotecnico trasformatore nel primo semestre 2018 hanno un incremento complessivo del 2,8%. Le prime indicazioni sul terzo trimestre 2018, in sintonia con l’andamento più lento di manifattura e consumi nazionali, fanno intravvedere un significativo rallentamento del ritmo di crescita della produzione del settore cartotecnico trasformatore, a fronte di un’ancora favorevole incremento del fatturato, con simili ripercussioni sui tassi di variazione delle due variabili nei primi 9 mesi 2018.