Una guida pratica “a misura d’impresa” per attuare le misure necessarie a trasformare le aziende della filiera del printing e converting in realtà manifatturiere e organizzative Industry 4.0. Ma anche un servizio di consulenza personalizzata per gli associati Acimga, Assocarta e Assografici che si renderanno disponibili a inviare il proprio feed back, rispondendo al questionario in arrivo entro fine anno.
Il Piano Nazionale Industria 4.0 rappresenta a un tempo una scelta “obbligata” di allineamento ai cambiamenti in atto nella manifattura globale e una grande opportunità per la crescita del sistema delle imprese italiane. Opportunità che sarà più agevole da cogliere per le aziende della filiera carta, grafica e stampa, grazie alle guide specifiche, a misura dei diversi settori che in essa confluiscono, frutto del lavoro intrapreso dalla Federazione Carta Grafica con il supporto di SDA Bocconi. Vademecum sviluppati in maniera diversificata affinché, azienda per azienda, la nuova cultura della connessione e della condivisione si sposi nel migliore dei modi con le tecnologie di ciascuno e consenta di fare il salto di qualità. È stato ricordato e precisato con chiarezza nel corso nel primo incontro operativo dedicato al progetto Industry 4.0, che vede Acimga impegnata in prima persona nel ruolo di coordinatore e si è svolto giovedì 23 novembre presso la sede di Assografici.
Partecipare è necessario
Il compimento del progetto è previsto per maggio, in occasione della fiera Print4All 2018, quando saranno pronte e presentate le guide, sotto forma di “istruzioni per l’uso” specifiche sia per tipologia di segmento rappresentato (Assocarta, Assografici, Acimga) sia per tipologia di azienda, che verrà posizionata in forma anonima in cluster specifici di mappatura dei paradigmi 4.0.
«Il cambiamento al quale sono chiamate le nostre imprese ruota intorno a digitalizzazione e connettività, temi portanti della cosiddetta quarta rivoluzione industriale», ha precisato Emanuele Bona, componente del Consiglio generale della Federazione Carta Grafica e Ambassador del progetto. «Ed è indispensabile che le sigle associate siano e si sentano coinvolte: la partecipazione dei singoli è condizione necessaria per il buon esito del progetto, a partire dalla compilazione della “check up list” che verrà loro somministrata, grazie alla quale gli esperti della SDA Bocconi, in funzione delle indicazioni raccolte settore per settore, saranno in grado di produrre materiali informativi, dei vademecum 4.0 calibrati su ciascun segmento».
Incentivi prorogati e arricchiti
«L’interesse verso il piano Industria 4.0 di agevolazioni fiscali, con la nuova annualità, è arricchito da incentivi alla formazione specifica, che saranno erogati sotto forma di credito di imposta», ha spiegato Andrea Briganti, direttore di Acimga e Coordinatore dell’Area Tecnologia e Innovazione della Federazione. «Le novità dei criteri di applicazione delle agevolazioni previste per il 2018, fra le quali è confermato l’iper ammortamento del 250%, vanno a caratterizzare l’intervento come un upgrade ben più ampio della semplice innovazione tecnologica – ha evidenziato Briganti – ma che investe a tutto tondo la cultura e la visione di impresa».
Il check-up come momento di apprendimento
Enzo Baglieri, coadiuvato nell’intervento dal collega in SDA Bocconi Vincenzo Marino, ha ribadito a più riprese l’importanza per le aziende della filiera di rispondere al check-up, che costituisce l’elemento qualificante dell’azione intrapresa dalla Federazione: è lo strumento che consentirà agli esperti della SDA Bocconi di realizzare le guide alla pratica introduzione dei criteri Industry 4.0 nei processi produttivi delle imprese caratterizzando le specifiche dei diversi settori. Più in particolare, ha affermato il docente della Bocconi, il check up è inteso come momento di apprendimento, grazie al quale le imprese potranno capire quanto sono pronte ad affrontare la sfida 4.0, qual è il loro stato d’avanzamento nell’adozione della nuova logica, e che capacità hanno di inquadrare il loro ruolo nella filiera di cui fanno parte.
Consulenza one2one
Non solo: «Forniremo alle imprese uno strumento di valutazione per capire come definire e riallineare i propri obiettivi – ha concluso Baglieri – e le guideremo verso tecnologie e soluzioni in grado di facilitare la collaborazione con i digital innovation hub dislocati sul territorio». Un bell’incentivo a fare associazionismo.