Un settore cruciale
Varischetti descrive il factoring come uno strumento consolidato, ma ancora poco conosciuto, che si traduce in volumi annuali (turnover) per 290 miliardi di euro, pari al 15% circa del PIL nazionale. A livello europeo, l’Italia contribuisce per il 12% al mercato del factoring, con una quota dell’8% a livello mondiale. Questi dati evidenziano il potenziale di questo prodotto, che rappresenta una vera e propria opportunità per le aziende di qualsiasi settore merceologico.
Tuttavia, il factoring è poco utilizzato rispetto ad altri prodotti, come mutui e prestiti tradizionali. Le banche, che detengono il 90% del mercato, non promuovono attivamente il factoring, salvo che sugli stessi clienti banca, sebbene abbiano negli anni creato divisioni dedicate. Questa situazione porta a una certa sottovalutazione delle opportunità che il factoring può offrire. Italfinance crede invece fortemente in questo strumento, tanto che la divisione guidata da Varischetti, nel 2023 ha raggiunto un turnover di 580 milioni di euro, con previsioni di superare i 700 milioni nel 2024 e di arrivare a un miliardo nel 2025. Questo successo è attribuibile al modello di funzionamento del factoring, che crea un circolo virtuoso: le aziende che ottengono finanziamenti sono incentivate a continuare a utilizzare tale servizio, innumerevoli volte a potenziarlo. La chiave è la capacità del factoring di generare liquidità immediata, migliorando così la salute finanziaria delle imprese e su questo aspetto – secondo Varischetti – andrebbe fatta una formazione adeguata e specifica ai consulenti, promuovendo una cultura orientata al servizio e alle molteplici ‘sfumature di grigio’ che lo stesso strumento ha.
Vantaggi del factoring e dell’anticipo contratti per le PMI
In primo luogo, il factoring consente un miglioramento istantaneo del flusso di cassa. Le imprese possono anticipare il pagamento delle fatture emesse ai clienti, ricevendo una liquidità immediata (corrispettivo), utile per affrontare spese operative, investimenti e altre necessità finanziarie, senza dover attendere i tempi di pagamento commercialmente prestabiliti.
Il factoring poi non solo fornisce liquidità, ma offre anche una protezione contro il rischio di insolvenza. Le aziende di factoring, infatti, effettuano un’analisi creditizia dei debitori, permettendo alle PMI di evitare perdite derivanti da clienti inadempienti. Alcuni contratti di factoring prevedono anche la possibilità di assicurare le fatture (pro soluto), trasferendo il rischio di insolvenza al Factor che nel 90 % dei casi si riassicura con primarie compagnie di Assicurazione Credito.
Grazie a questo strumento finanziario le aziende non hanno più l’onere della gestione dei crediti e, quindi, problemi di incasso delle fatture, poiché è il factor a occuparsi della loro riscossione, lasciando le PMI libere di concentrarsi sul loro core business e sulla crescita aziendale, dimezzando la burocrazia. L’anticipo contratti, in particolare, offre un ulteriore vantaggio: permette di ricevere liquidità anche prima dell’emissione della fattura, accelerando i flussi di cassa e alimentando la crescita con l’acquisto, ad esempio, di materie prime o mezzi. Questo è particolarmente utile per le aziende che operano in settori con cicli di pagamento lunghi, poiché riduce l’impatto dei ritardi nei pagamenti, molto richiesto da chi esegue / si aggiudica appalti pubblici.
Come le PMI possono accedere al credito
Tradizionalmente, l’accesso al credito per le PMI può essere complesso, richiedendo garanzie e documentazione dettagliata. Il factoring, invece, si basa principalmente sulla qualità della capacità produttiva dell’azienda e sulla solidità del portafoglio clienti, consentendo così anche a quelle aziende che non hanno garanzie da offrire di accedere a liquidità.
Ne consegue che, con una gestione più efficiente del capitale circolante, le PMI possono pianificare meglio le proprie strategie di crescita. La liquidità immediata permette di investire in nuove opportunità, come l’acquisizione di nuovi clienti, l’espansione in nuovi mercati o il lancio di nuovi prodotti, favorendo così la crescita sostenibile. Infine, il factoring può semplificare le relazioni commerciali, poiché i fornitori possono offrire condizioni di pagamento più vantaggiose ai propri clienti, potendo contare su un sistema di pagamento rapido e sicuro, che aumenta la soddisfazione dei clienti e la loro fidelizzazione.
Tipologie di factoring e flessibilità finanziaria
La tipologia più comune è il pro soluto, che offre la garanzia della solvibilità dei debitori e facilita la gestione dei crediti. Altre varianti includono il pro solvendo (senza riassicurazione), utile per il finanziamento del capitale circolante, e il factoring verso la Pubblica Amministrazione, che consente di ottenere anticipazioni sui crediti nei confronti degli enti pubblici, previo atto notarile. Il reverse factoring, infine, offre flessibilità finanziaria ai fornitori, permettendo loro di accedere a linee di credito aggiuntive anticipate e all’azienda, in qualità di debitore, di ottenere una dilazione sui giorni di pagamento e, in alcuni casi, anche condizioni economiche più vantaggiose.
Questo ventaglio di possibilità consente alle aziende di adattare la soluzione di factoring al proprio modello di business e alle proprie esigenze finanziarie.
Proposte per il sostegno al made in Italy
Tenuto conto dell’importanza delle micro e delle medio-piccole imprese nel contesto del made in Italy, Luca Varischetti ha recentemente avanzato una proposta al Mimit per l’implementazione di un sistema di reverse factoring, che aiuti le aziende a superare le difficoltà di accesso al credito, coinvolgendo anche le grandi aziende. Questo approccio non solo sostiene le piccole realtà, ma favorisce anche la stabilità dell’intera filiera.
Il reverse factoring poi potrebbe essere applicato anche nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, con la quale molte aziende affrontano ritardi nei pagamenti. Varischetti suggerisce modifiche normative volte a semplificare il riconoscimento dei crediti da parte degli enti pubblici, rendendo più agevole l’accesso al finanziamento per i loro fornitori.
Italfinance: un servizio completo,un approccio personalizzato
Italfinance, che si avvale di una rete di oltre 90 consulenti su tutto il territorio nazionale, con una presenza più marcata nel Nord Est, sta lavorando per aumentare la percentuale dei suoi collaboratori coinvolti nel factoring, grazie a un modello che combina specializzazione e supporto che offra alle aziende un servizio ancora più completo. Secondo Varischetti, infatti, con una maggiore consapevolezza e un approccio formativo, il factoring può diventare una risorsa fondamentale per le aziende italiane per affrontare le sfide quotidiane con maggiore tranquillità e sicurezza, soprattutto per le piccole e medie imprese, che rappresentano il cuore dell’economia del nostro Paese.