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Francesco Bordoni
Continua il nostro percorso all’interno della Marcatura CE delle macchine, giunto alla quarta “puntata”, con Francesco Bordoni. Parliamo degli obblighi degli importatori e distributori, della gestione della documentazione e delle sanzioni che ogni Stato deve comunicare entro il 2026.
Anche il Regolamento ha definito la funzione del Mandatario che deve essere identificata da un mandato scritto del fabbricante, sul quale devono essere riportati i compiti specifici e che devono comprendere la gestione e mantenimento della documentazione tecnica e l’obbligo di collaborare con le autorità oltre all’essere in grado di apportare correzioni sulla macchina o alla quasi-macchina, nel caso di mancanza di conformità ai RES.
Importatori e distributori
Gli importatori hanno la responsabilità di garantire che il fabbricante abbia rispettato i RES, che la documentazione tecnica sia completa e a disposizione, che siano in grado di gestire i reclami, che siano in grado di assolvere alle richieste motivate delle autorità competenti. La ragione sociale e i riferimenti completi (indirizzo postale, indirizzo di posta elettronica, sito web, ecc.) devono essere riportati sulla targhetta della macchina (o quasi-macchina). Nel caso in cui l’Importatore rilevi delle non conformità della macchina (o quasi-macchina), oltre a non immettere sul mercato il prodotto, deve svolgere attività di informazione sia verso il fabbricante che verso le autorità competenti. Anche l’importatore ha l’obbligo di tenere a disposizione la documentazione tecnica per almeno dieci anni dalla messa in servizio della macchina (o quasi-macchina).
Anche i Distributori hanno l’obbligo di verificare, prima dell’immissione sul mercato, che la macchina (o la quasi-macchina), sia conforme al Regolamento e anche loro hanno l’obbligo di tenere la documentazione per almeno dieci anni e renderla disponibile alle autorità competenti, a fronte di una richiesta motivata.
Gli obblighi per gli operatori
Il regolamento insiste affinché le targhette riportino, oltre ai dati essenziali del Fabbricante, anche i dati completi degli altri operatori economici che trattano la macchina (o la quasi-macchina)
Si deve tenere presente che quanto rilasciato dagli operatori economici viene definita come «presunzione di conformità» quindi la marcatura CE di una macchina, quasi-macchina o prodotto correlato, potrebbe presentare non conformità per mancato rispetto del regolamento. Chi acquista la macchina e chi la utilizza deve quindi eseguire verifiche e controlli al fine di accertarsi che, per quanto gli è possibile, la macchina (macchina, quasi-macchina, prodotto correlato) sia conforme ai RES del Regolamento.
La Dichiarazione CE di Conformità definita della direttiva macchine (2006/42/CE) viene sostituita con la Dichiarazione UE di Conformità che deve essere compilata secondo quanto riportato sull’Allegato V del Regolamento, parte A per le macchine e parte B per le quasi-macchine.
Marcatura CE: cosa dice il regolamento
In merito alla «marcatura CE» si deve ricordare quanto stabilito dal «Regolamento 765/2008/CE – Articolo 30 – Principi generali della marcatura CE» che recita testualmente:
“1. La marcatura CE può essere apposta solo dal fabbricante o dal suo mandatario.
2. La marcatura CE, come presentata all’allegato II, è apposta solo su prodotti per i quali la sua apposizione è prevista dalla specifica normativa comunitaria di armonizzazione e non è apposta su altri prodotti.
3. Apponendo o avendo apposto la marcatura CE, il fabbricante accetta di assumersi la responsabilità della conformità del prodotto a tutte le prescrizioni applicabili stabilite nella normativa comunitaria di armonizzazione pertinente che ne dispone l’apposizione.
4. La marcatura CE è l’unica marcatura che attesta la conformità del prodotto alle prescrizioni applicabili della normativa comunitaria di armonizzazione pertinente che ne dispone l’apposizione.
5. È vietata l’apposizione su un prodotto di marcature, segni o iscrizioni che possano indurre in errore i terzi circa il significato della marcatura CE o il simbolo grafico della stessa. Può essere apposta sul prodotto ogni altra marcatura che non comprometta la visibilità, la leggibilità e il significato della marcatura CE.
6. Senza pregiudizio dell’articolo 41, gli Stati membri garantiscono l’applicazione corretta del regime che disciplina la marcatura CE e promuovono le azioni appropriate contro l’uso improprio della marcatura. Gli Stati membri istituiscono inoltre sanzioni per le infrazioni, che possono comprendere sanzioni penali per le infrazioni gravi. Tali sanzioni sono proporzionate alla gravità dell’infrazione e costituiscono un deterrente efficace contro l’uso improprio.”
Le implicazioni per gli Stati membri
Il Regolamento sancisce che la marcatura CE: deve essere visibile, leggibile, indelebile; deve essere apposta prima della immissione sul mercato o messa in servizio; se deve essere applicato l’Art. 25 la marcatura CE deve essere seguita da numero id organismo notificato incaricato, apposto dall’organismo stesso (oppure da fabbricante o da mandatario su istruzioni dell’organismo); possono essere riportati di seguito un pittogramma o altro marchio che indichi un rischio o impiego particolare.
Il regolamento riporta che gli Stati membri si avvalgono dei meccanismi esistenti per garantire un’applicazione corretta del regime che disciplina la marcatura CE e promuovono le azioni opportune contro l’uso improprio di tale marcatura. Inoltre vengono definite le procedure e le prescrizioni per gli organismi notificati per la valutazione della conformità al regolamento.
Particolare attenzione è posta dal regolamento per quanto riguarda la riservatezza (Art. 49) per tutte le parti coinvolte.
Ogni Stato membro deve stabilire le norme sulle sanzioni applicabili, in caso di violazione del regolamento da parte degli operatori economici; inoltre deve adottare tutte le misure necessarie per assicurarne l’attuazione. Il regolamento precisa che le sanzioni previste devono essere efficaci, proporzionate e dissuasive e, in caso di violazioni gravi, possono comprendere sanzioni penali. Gli stati devono comunicare alla Commissione norme e provvedimenti in merito alle sanzioni entro il 20 ottobre 2026.
Francesco BORDONI (Ci.Ti.O) è un esperto dei vari processi produttivi – dalla prestampa al prodotto finito – delle Arti Grafiche e del packaging. Molto noto nel settore, svolge attività di consulente, pubblicista e formatore nelle Arti Grafiche; inoltre è perito del Tribunale con competenza in tecnologie, flussi produttivi e materie prime.