Wim Buyle, vicepresidente di EFTA Benelux

Wim Buyle, vicepresidente di EFTA Benelux

Wim Buyle, vicepresidente di EFTA Benelux, ha raccontato i dubbi sulle nuove direttive sul packaging e le criticità legate alle competenze e al personale per la flessografia. Grande valore avranno i dati, sempre più patrimonio concreto per le aziende.

Le associazioni da sempre svolgono un ruolo di aggregatore di notizie e bisogni: rispetto a quanto raccolto dai vostri soci, che impressioni avete circa l’attuale mercato della stampa flexo?

Quello che registriamo dai nostri soci è la sensazione di un mercato che si muove più lentamente del previsto. I motivi sono attribuibili anche alle direttive sul packaging proposte dalla Commissione Europea, al momento poco chiare per gli addetti ai lavori. In uno scenario incerto e con tante variabili che possono condizionare il settore, è facile comprendere lo stallo dei grandi brand che ridurranno ordini e commesse, rischiando una contrazione del comparto. Una preoccupazione che riguarda tanto i fornitori che gli stampatori.

Guardando al futuro e alle innovazioni tecnologiche del settore, ci sono dei problemi che potrebbero essere risolti e diventare presto un “ricordo del passato”?

I dati sono cruciali, mai come oggi è possibile acquisirli, analizzarli e gestirli. Un vero patrimonio per le aziende che sanno valorizzarli. Per cui all’aumento dei dati memorizzati corrisponderà una maggiore facilità nella produzione. E questo sicuramente contribuirà a far crescere il settore della flessografia che ha tanti margini di miglioramento e diverse criticità che potranno essere presto superate. Un altro aspetto riguarda le procedure, indispensabili per industrializzare i processi e la produzione: anche qui è auspicabile lavorare per ottenere risultati prevedibili e ripetibili nel tempo.

In questo numero parliamo di difettosità di stampa: rispetto alle informazioni che avete, se dovesse indicare una criticità comune, quale segnalereste?

Il tema è comune a tante realtà e anche la nostra non fa eccezione. Le criticità in stampa si risolvono anche con l’aumento delle competenze del personale impiegato in azienda. C’è bisogno di nuovi professionisti per affrontare le sfide del mercato. Come associazione dobbiamo fare di più e investire risorse nella promozione del nostro settore nelle scuole, università e centri di ricerca. L’età media degli operatori cresce ogni anno, c’è troppo poco afflusso dei giovani nel nostro settore: sensibilizzare le nuove generazioni è un aspetto che non possiamo più trascurare.

Quali sono le prossime attività su cui state lavorando?

Continuiamo a lavorare su eventi e seminari, nello spirito che contraddistingue le associazioni. L’obiettivo è tenere informata l’industria sulle numerose possibilità offerte dalla tecnologia flessografica. Grande valore è attribuito all’ampliamento e alla condivisione di conoscenze ed esperienze. Ciò si traduce in iniziative dedicate alla formazione anche su nuovi scenari e trend come l’IA applicata alla flessografia. Dopo l’edizione del 2023, stiamo portando avanti l’EFTA-Flexo Awards che si svolgerà nel 2025: un modo per valorizzare le eccellenze e creare network attorno a EFTA.