Andrea Dallavalle, Presidente ATIF

Andrea Dallavalle, Presidente ATIF

Intelligenza artificiale, automazione, IoT per la crescita della flexo. Andrea Dallavalle, presidente ATIF, traccia uno scenario tecnologico affascinante e attuale che richiederà un’evoluzione del ruolo dell’operatore flessografico.

 

Le associazioni da sempre svolgono un ruolo di aggregatore di notizie e bisogni: rispetto a quanto raccolto dai vostri soci, che impressioni avete circa l’attuale mercato della flessografia?

L’attuale mercato del packaging richiede sempre più soluzioni focalizzate sulla sostenibilità e personalizzazione, garantendo maggiore efficienza produttiva per affrontare le sfide legate all’aumento dei costi delle materie prime e della competitività globale. La stampa flessografica sta rispondendo in maniera eccellente a queste esigenze grazie alla sua intrinseca versatilità e adattabilità. Secondo le previsioni di settore, il mercato della stampa flessografica dovrebbe crescere con un CAGR (tasso di crescita annuale composto) del 3-4% nei prossimi 5 anni. Il maggiore impulso verrà dalle economie emergenti, dove la domanda di packaging industriale e alimentare è in forte crescita. L’uso crescente di materiali biodegradabili e riciclabili porterà a una produzione più sostenibile, mentre la personalizzazione del packaging continuerà a crescere grazie alle nuove tecnologie di stampa e finitura.

Guardando al futuro e alle innovazioni tecnologiche del settore, ci sono dei problemi che potrebbero essere risolti e diventare presto un “ricordo del passato”?

L’integrazione di sistemi di monitoraggio digitale e automazione avanzata contribuirà sempre più alla riduzione di errori, tempi di fermo macchina, scarti e consumi, migliorando allo stesso tempo la qualità e la velocità di produzione. L’uso di sensori IoT e di piattaforme basate su big data combinati con sistemi intelligenti di data analytics, permetterà una gestione ancora più precisa ed efficiente dei processi produttivi, ottimizzando l’uso di materiali e risorse, migliorando il rendimento dei processi e il loro impatto ambientale.

Parliamo di difettosità di stampa: rispetto alle informazioni che la vostra associazione raccoglie, se dovesse indicare una criticità comune, quale segnalereste?

La maggiore criticità in tutta la filiera è legata alla mancanza di personale qualificato: è difficile per le aziende del settore trovare giovani che decidano di approcciare questo settore lavorativo, rendendo complesso e a volte critico il naturale ricambio generazionale in azienda. Per questo motivo, uno dei “pilastri” di ATIF è la Commissione Education che studia, elabora e promuove progetti di formazione per le scuole, i docenti e gli operatori dell’industria flessografica. Seguo con interesse l’integrazione sempre più estesa della Intelligenza Artificiale nelle macchine da stampa, come si è già potuto vedere nella ultima Drupa. Credo che l’utilizzo di algoritmi di “Machine Learning” consentirà una regolazione automatica dei parametri delle macchine e procedure di “troubleshooting” avanzate: anche in questo caso, la formazione informatica del personale sarà fondamentale.

Quali sono le prossime attività su cui state lavorando?

La formazione è un’attività chiave di ATIF, da intendersi non solo come realizzazione di corsi di formazione per gli operatori del settore, ma altresì come parte della mission di diffusione della conoscenza della stampa flessografica, del brand associativo presso l’industria flessografica italiana. La Commissione Education si occupa della gestione puntuale di queste attività. Una ulteriore attività fondamentale di ATIF, è il lavoro del Comitato Tecnico, composto da tecnici ed esperti qualificati di aziende associate che, condividendo il proprio know how, supportano la redazione di documenti tecnici e la preparazione di seminari tecnici dedicati. Infine, grazie all’attività della Commissione Marketing, viene supportata la promozione delle attività associative e degli eventi e si contribuisce all’identificazione degli strumenti di comunicazione più idonei a garantire la migliore diffusione del brand associativo presso l’industria flessografica italiana.