“Rispettare l’applicazione dei principi di concorrenza all’intero settore della gestione dei rifiuti, ancor più alla luce dei richiami dell’Antitrust”. Così Federazione Carta e Grafica – in rappresentanza del settore della carta e della trasformazione in Italia – nella memoria depositata presso la Commissione Industria del Senato sul disegno di legge per la concorrenza in corso di esame.

Negli ultimi anni molte norme correttive hanno migliorato il Testo Unico Ambientale ma non così si può dire di quella che ha stabilito che la pubblica amministrazione garantisce, oltre la gestione della raccolta differenziata – come è sempre stato – anche le operazioni di cernita e le altre operazioni preliminari. Ciò in contrasto con lo stesso quadro normativo e con gli auspici espressi dall’Antitrust – commenta il responsabile affari istituzionali di Federazione, Massimo Medugno – in tal modo estendendo  la privativa comunale, e quindi il raggio d’azione dei gestori del servizio pubblico, a operazioni che invece possono essere svolte benissimo dalle imprese operanti sul mercato, come dimostra proprio il caso del settore italiano della carta che nel complesso rappresenta il secondo riciclatore in Europa di carta, in buona parte proveniente dalla raccolta differenziata urbana.