Abbiamo visto la Optima2 8C di Soma in demo live presso il primo utilizzatore italiano. Molte le caratteristiche interessantidella macchina, acquistata dal converter novarese Masterpack completa di montacliché automatico per stampare in flexo tirature medie e medio-corte con una “qualità roto”.

Claudio, Arianna e Max Binda

Un’offerta di packaging flessibile che si sviluppa nei due grandi filoni dei materiali speciali e standard, per il food e non solo*. Una R&D che non si ferma mai, con le competenze e il cuore nella famiglia che ha creato e gestisce ancor oggi la società (accanto al fondatore Claudio Binda oggi lavorano i figli Valerio, Max e Arianna). Progetti ambiziosi di crescita, soprattutto nelle specialità e soprattutto all’estero. Un focus sulla stampa flexo di qualità, in cui è stato fatto l’ultimo investimento in ordine di tempo: una Optima2 8C della Soma con luce 1000 mm con l’annesso montacliché automatico, che permette di competere in qualità con la rotocalco anche sulle tirature corte.

Stiamo parlando di Masterpack SpA (Veruno, NO),  noto converter nato nel fresh food di IV gamma e cresciuto con il successo delle innovative soluzioni di chiusura in bobina che aggiungono al packaging valore in servizio, saving e sostenibilità ambientale. Oggi Masterpack continua la sua corsa con obiettivi ambiziosi, entro cui si iscrivono gli ultimi investimenti e i nuovi progetti.

Qualità e servizio, pilastri di crescita

Luca Santandrea

Luca Santandrea, General Manager di Masterpack con delega ai mercati esteri, estrazione tecnica e un percorso di crescita a 360° nella produzione e nella gestione dell’azienda, sintetizza offerta e punti di forza del converter novarese. Dalle valvole di degasaggio per le confezioni di caffè a quelle per la cottura microonde, dalle lavorazioni laser per la creazione di finestre a registro, forature laser per cottura, pretagli laser e così via, agli innumerevoli sistemi di apertura richiudibile, forniti in bobina per una macchinabilità senza problemi (e senza necessità di nuovi investimenti)… sono molti gli elementi distintivi che hanno affermato l’azienda nei vari segmenti del food, compresi quelli “difficili” della cottura a microonde o dei surgelati.

Oggi si aggiungono i nuovi materiali che chiede il mercato dell’economia circolare, sia a base carta («preferita ogni qualvolta è possibile») sia a base polimerica, dal triplice di poliestere al monofilm ad alta barriera fino ai nuovi compostabili: «Per ora sono richiesti solo in alcuni mercati di nicchia, tuttavia rappresentano uno dei filoni di sviluppo a cui dedicare attenzione. Noi abbiamo già realizzato soluzioni compostabili per confezionare insalate, surgelati, caffè e certificato alcune strutture».

Masterpack lavora costantemente con i partner tecnologici per individuare nuovi materiali sostenibili, in grado di rispondere di volta in volta alle esigenze del singolo cliente. «Fra l’altro, stiamo lavorando sulle carte temosaldanti, per dare soluzione a uno dei problemi classici del packaging base carta, e sui film monomateriale, alternativi ai multistrato perché riciclabili».

(Non) è tutta questione di prezzo

Arianna Binda, responsabile ufficio vendite e addetta al marketing aziendale, accenna ai nuovi progetti strutturali: anche in un periodo difficile come questo, l’azienda non si ferma. «Oltre a investire normalmente nello sviluppo di nuovi substrati e soluzioni tecniche, nello stabilimento di Monvalle, in provincia di Varese, dedicato alle specialità stiamo costruendo un nuovo capannone e installando una nuova zippatrice in grado di realizzare anche sistemi particolari, per rispondere a una domanda che cresce soprattutto all’estero. Parlando in generale, infatti, i brand stranieri sono culturalmente più aperti e sensibili alle prospettive di business che può aprire un packaging diverso, a più alto valore di servizio e distintività. E quindi sono anche più disposti a pagarlo, oltre che capaci di fare conti: la marginalità non è tutta questione di prezzo…».

E Masterpack come fa gli investimenti? «La scelta di acquistare una flessografica Soma non è stata incentivata da un prezzo più basso di altre soluzioni comparabili», dichiarano i due manager fugando ogni dubbio al riguardo. «Cercavamo una macchina flessibile, in grado di gestire razionalmente tirature medie e medio-corte – tipicamente a livello di cambi lavoro e velocità operative – garantendo al contempo la massima qualità di stampa. I test ci hanno convinto, siamo partiti bene e velocemente, con un buon supporto da parte del fornitore, e ormai siamo in produzione da luglio senza sorprese e inconvenienti. Insomma, siamo soddisfatti».

La nuova flessografica

In questo contesto, le demo live effettuate lo scorso 21 settembre presso lo stabilimento Masterpack di Veruno, hanno chiarito cosa si intende qui per “stampa flessografica con qualità roto, a tirature corte”.

I lavori erano impegnativi: sono state effettuate due stampe consecutive dalle grafiche sfidanti, con risultati che ciascuno ha potuto esaminare, commentati da Vincenzo Consalvo di Inciflex che, in qualità di esperto e partner in prestampa, ha evidenziato gli elementi caratterizzanti: contrasto, dot gain, stabilità del punto, sfumature a zero…

Sulla nuova Optima2 di Soma è stato eseguito l’avviamento completo, dal montaggio della lastra al set-up del lavoro, che ha raggiunto in pochi istanti le velocità del processo industriale. Con il concorso riconosciuto dei componenti di quello che, correttamente, si definisce l’ecosistema flexo: i cliché MacDermid, i controlli Grafikontrol, i sistemi di gestione colore ColorConsulting, i cilindri Rossini e le racle BFT Group.

Le caratteristiche della macchina

La Optima2 8C installata nello stabilimento Masterpack è una macchina mainstream ad alta velocità e totalmente automatizzata, disegnata per il segmento wid web (packaging alimentare, surgelati, prodotti per l’healthcare, sacchi di carta e di plastica…). Stampa praticamente tutti i tipi di substrato, fino a 8 colori con inchiostri a base acqua, solvente, UV e UV-LED, fino a 600 m/min.

Le sue caratteristiche distintive sono numerose, fra cui 3 di ordine strutturale. La prima è la flessibilità della concezione radicalmente modulare, che permette di personalizzare in toto la configurazione e di implementare nuovi gruppi nel corso del tempo.

La seconda è la particolare robustezza dovuta al tipo e allo spessore di un telaio monoblocco unico nel suo genere, che svolge un ruolo determinante nel contenimento del bouncing tipico della flexo ad alta velocità (un risultato che si deve alla combinazione dei molti elementi del sistema “Advanced Bounce Control” integrato in macchina, compresi i mandrini in fibra di carbonio).

Buon ultimo, un grado di automazione molto elevato e al contempo facile da gestire. Alla “fisicità” di una macchina dove ferro e ghisa si sentono, si accompagna infatti la leggerezza della “intelligenza” che governa tutti gli aspetti del processo e l’efficiente assistenza via cloud. Incarnata nell’algoritmo che gestisce set up rapidissimi e a “scarto zero” (il cosiddetto Job Tuning) e nelle altre funzionalità, automatizzate per velocizzare il processo e azzerare l’errore umano, mostra i suoi effetti nella semplicità di conduzione, accessibile anche agli operatori meno esperti, e nella connessione fra macchina e comandi, macchina e addetti e macchina e accessori – fra cui il montacliché in demo alla Masterpack.

Ancora sull’automazione

Ecco qualche esempio di automazione che favorisce le corte tirature:

  • è sufficiente una singola ricetta lavoro per tutte le macchine Soma connesse a S-Cloud; significa meno errori e un più efficiente cambio lavoro sul monta cliché S-Mount e su Optima;
  • la funzione Intelligent Changeover guida l’operatore durante il cambio lavoro, minimizzando il numero di attività da eseguire e automatizzando tutti i passaggi possibili. Con la funzione IRIS registro e pressioni vengono impostate in macchina in modo completamente automatico, così come l’inchiostrazione, il colore, la regolazione del supporto…
  • tutti i parametri di efficienza e consumo di energia, solvente, aria eccetera sono costantemente monitorati online e visualizzati su qualsiasi dispositivo connesso a Internet;
  • anche il lavaggio è stato efficientato, tramite un sistema originale denominato Ink Storm.

Il montaliché

Per facilitare l’integrazione delle varie fasi del processo Soma ha creato il montacliché automatico S-Mount, finalizzato a ottenere un montaggio della lastra più veloce e preciso, con fermi per errore ridotti al minimo. S-Mount beneficia delle funzioni di IRIS, che rilevano topografia e registro della lastra, fornendo le basi per l’impostazione automatica di registro e pressioni su tutti i gruppi stampa, che si attivano in un paio di minuti con uno spreco di inchiostro e materiale prossimo allo zero. Il sistema a cartuccia, inoltre, riduce i costi dell’inchiostro nei lavori di stampa in cui sono richiesti colori spot, effetti speciali e formulazioni metallizzate, con saving rilevanti.

Masterpack: i prodotti vincenti

Masterpack produce materiali per packaging flessibile, articolati in due principali famiglie:

  • prodotti all’avanguardia, come ad esempio i materiali con applicati sistemi di richiusura come etichette apri e chiudi o zip; quelli con sistema di richiusura in delaminazione; quelli con valvole di degasaggio per il caffè in grani e in polvere, o valvole per la cottura al microonde; film con forature laser, pretagli laser, eccetera;
  • materiali standard o con soluzioni eco-friendly sia per il food che per il non-food.