Sono passati 10 anni dalla nascita di Re India, una decade con quale difficoltà e tanti successi. Ripercorriamo brevemente questo periodo con S.K. Shah, General Manager di Re India, e Roberto Galbiati, Branches Manager di Re S.p.A. (nella foto di apertura, durante il primo giorno di Re India).
La storia di Re India comincia il 30 aprile 2011 a Ahmedabad, India. All’epoca il mercato indiano era in fortissima crescita e Re Spa decise di fare una joint venture con Shilp Gravures Ltd. chimandola ReShilp. All’inizio lo stabilimento occupava 1500 metri quadri con un personale di 12 dipendenti, ma in cinque anni si rese necessario espandersi e trovare una nuova sede: 8800 metri quadri e 32 dipendenti. Nel 2017, poi, la ragione sociale dell’azienda divenne Re Equipments (INDIA) e, contemporaneamente, venne superato il muro di fatturato di 10,00,00,000 di rupie, pari a oltre un milione di euro. Oggi Re India ha aumentato del 50% quel fatturato, arrivando a 15,00,00,000 di rupie, e ampliando ulteriormente la propria sede con 800 metri quadri dedicati al team di vendita.
La sfida più difficile di questi primi 10 anni? Farsi largo in un mercato nel quale esistevano già degli attori di primaria rilevanza. Un successo ottenuto grazie agli sforzi di tutto il team di Re India, che ora può guardare al futuro con ottimismo per tutti i segmenti di mercato in cui opera.