#GREENDEAL come opportunità per la sostenibilità e la circolarità delle aziende di Federazione Carta Grafica, con risvolti concreti sul piano del business e dell’accesso a nuove, interessanti, forme di credito. Nel partecipato webinar dell’11 febbraio, la Federazione ha fatto il punto sul Progetto Sostenibilità di filiera e aggiornato, con il sostegno di UniSalute e in collaborazione di BDO e Forum per la Finanza Sostenibile, sulle opportunità del #greendeal per le imprese e gli operatori della filiera.
La filiera a convegno con politica e finanza
L’evento condotto in streaming live e coordinato da Andrea Briganti, direttore di Acimga e della Federazione Carta e Grafica, è stato occasione per presentare – in anteprima – la politica ambientale sociale e di governance della filiera carta grafica nel quadro del #greendeal.
«La filiera carta e grafica, con un fatturato di 25 miliardi di euro ( l’1,4% PIL) e circa 200.000 addetti diretti rappresenta un “campione nazionale” che ha i requisiti per stare, a pieno titolo, nella rivoluzione verde e nella strategia digitale di cui al #recoveryplan», ha sottolineato in apertura di convegno Girolamo Marchi, Presidente di Federazione.
Che aggiunge: «La “politica di sostenibilità della Federazione” è un Manifesto che riassume gli impegni in termini di sviluppo sostenibile della filiera. Filiera che sta operando per rendere raggiungibili e concrete le strategie della Commissione europea sulla neutralità climatica al 2050 e per agevolare il perseguimento della maggioranza dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, come definiti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite».
«L’impegno assunto nel nuovo Manifesto favorirà la diffusione di informazioni corrette sulla sostenibilità dell’intera filiera produttiva, a partire dall’uso delle risorse forestali e dal riciclo, comunicando agli stakeholder associativi gli obiettivi e i traguardi raggiunti», afferma Marchi, che prosegue: «Nella partecipazione allo sviluppo delle relative leggi e regolamenti compatibili sotto il profilo tecnico ed economico sosterremo, al contempo, l’accreditamento dell’intera filiera presso le amministrazioni e le istituzioni finanziarie per favorire gli investimenti in un’ottica di sostenibilità e di economia circolare».
Parole chiave: collaborazione e rendicontazione
Durante l’evento Elisabetta Bottazzoli – Project Manager Federazione Carta Grafica – ha fatto il punto sul Progetto Sostenibilità che sta coinvolgendo e coinvolgerà le aziende che vedono in questa iniziativa una vera e propria “call to action” per integrare la sostenibilità nel loro modello di business. In particolare sono stati presentati gli strumenti per una rendicontazione ambientale, sociale ed economica che risponda agli standard internazionali e alle aspettative sia di clienti e fornitori sia della finanza privata e pubblica. Una rendicontazione capace di dare valore a ciò che le aziende già fanno per governare le ricadute ambientali e sociali delle loro attività, e che adotta gli stessi parametri e lo stesso linguaggio della politica (che dovrà gestire le risorse stanziate per la transizione all’economia sostenibile) e di una finanza privata sempre più affollata di operatori che offrono forme di credito innovative a sostegno di attività “verdi” e sociali.
Al convegno hanno offerto un quadro esaustivo e chiaro dei rispettivi ambiti di riferimento, utile a comprendere la portata e lo spessore delle opportunità in gioco, tre altre relatrici di vaglia:
- Valeria Fazio – Senior Manager BDO Italia, Divisione Sustainable Innovation, che ha ragguaglitato sulle novità del contesto europeo in termini di regolamentazione e obiettivi di decarbonizzazione;
- Mara Cossu, competente e impegnata ricercatrice capo settore sviluppo sostenibile del Ministero Ambiente, sulle linee portanti della strategia nazionale di sviluppo sostenibile e gli impegni necessari al raggiungimento degli SDGs;
- Arianna Lovera, Senior Programme Officer del Forum Finanza Sostenibile, che ha illustrato alle aziende gli strumenti finanziari – già disponibili sul mercato – per la sostenibilità dell’impresa, ricordando la rilevanza dei criteri Environment, Social and Governance (ESG) per il settore finanziario.