OTTIMISMO Segnali positivi da Fisciano, al convegno promosso da I&C, BiesSse Tape Solutions e Bioplast, dove sono stati illustrati molti esempi di come, oggi più che mai, la ricerca dell’eccellenza sia “la” chiave del successo. Con l’aiuto delle tecnologie.
Tutto, dell’incontro salernitano promosso lo scorso autunno da I&C, BiesSse e Tape Solutions è stato rimarchevole. Anzitutto l’affluenza: erano 150 i rappresentanti della filiera della stampa e trasformazione di imballaggi riuniti a Fisciano (SA), nella sede del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Salerno, per approfondire il tema “Eccellenza nel packaging, sviluppi e tendenze della stampa”.
Quindi, l’alto profilo dei relatori: dopo il sindaco e il presidente di Confindustria Salerno, hanno offerto il loro contributo docenti dell’Università campana (che a Fisciano ha laboratori super attrezzati per la ricerca sui polimeri e lo sviluppo di nuovi materiali plastici per l’imballaggio), rappresentanti dei tre promotori, autorevoli fornitori di soluzioni per la stampa flexo e roto (Amcor, BST, Simec, Euroink, Rossini, Uteco e i due service di prestampa Mavigrafica e Inciflex) e utilizzatori di vaglia.
Infine, ma non ultimo, la centralità del tema, illustrato in apertura dei lavori da Gerardo Gambardella, titolare di Bioplast (uno dei principali produttori di imballaggi flessibili stampati e sacchetti biodegradabili del sud Italia): «La sfida che oggi le aziende si trovano ad affrontare è di riuscire a distinguersi in un mercato altamente competitivo.
Noi siamo convinti che solo attraverso la ricerca della eccellenza sia possibile avere successo e con questo incontro abbiamo voluto spiegare come fare».
Alla fine del convegno – concluso con una visita agli impianti Bioplast di estrusione e stampa, tra cui spiccava una nuova flessografica a 10 colori Uteco con accoppiamento e taglio – la soddisfazione era generale.
Angela Conti, Sales Manager della BiesSse Tape Solutions e Sante Conselvan, titolare della I&C sono soddisfatti della buona riuscita dell’evento: «Abbiamo accettato la sfida di unire le forze nostre e quelle di Bioplast per realizzare un evento al Sud, dove convergessero varie realtà imprenditoriali, aziende di converting e print buyer.
Il buon esito dell’incontro conferma la grande esigenza di confronto e di condivisione delle informazioni, in un momento di grande crisi che ci vede tutti un po’ disorientati».
Spunti e testimonianze
I temi tecnici affrontati dai relatori hanno riguardato temi critici di vari aspetti della stampa e trasformazione di packaging.
I centri di prestampa flessografica Mavigrafica e Inciflex, hanno illustrato come il miglioramento delle prestazioni della stampa flessografica, con livelli di precisione nei dettagli e nel colore fino a pochi anni fa prerogativa della stampa roto, sia strettamente legato ai miglioramenti raggiunti in prestampa nella preparazione delle lastre fotopolimeriche digitali ad alta definizione.
I produttori di macchine e materiali hanno mostrato come l’eccellenza passi per la riduzione degli scarti di materiale e le regolazioni automatiche della macchina da stampa (Uteco), l’uso di materiali CPP più leggeri e trasparenti del PE (Amcor), l’adozione di maniche anilox “verdi” per flessografia che impiegano meno colle (Simec Group), l’utilizzo di biadesivi ad alta tenuta e con diverse compressibilità (BiesSse), l’introduzione di fotopolimeri per maniche ad alta definizione (Rossini), la formulazione di inchiostri sempre più attenti alla salute del consumatore (Euroink), l’uso di strumenti di controllo che aumentano la qualità e riducono i costi (I&C e BST).
Se ne è parlato ancora, all’insegna della qualità totale e dell’attenzione al mercato e alla ricerca, durante la tavola rotonda moderata da Emilio Gerboni, esperto del settore grafico.
Principali intervenuti: Italo Vailati, presidente Giflex, Sante Conselvan in veste di presidente Atif, Andrea Di Stefano della Novamont, Enrico Mensitieri, titolare della Icimendue, Gerardo Gambardella, titolare di Bioplast, Sergio Lepore e Maria Rosaria Galdi della Fabio Mataluni (produttore di packaging del gruppo Oleifici Mataluni).
Inchiostri flexo: nuove frontiere Stampabilità superiore, trasferimento ineccepibile anche alle elevate velocità, elevata densità ottica, ottimi valori di “bond strength” (per laminazione), grande termoresistenza, eccellente pulizia dei cliché e degli anilox. Queste le caratteristiche degli inchiostri flexo di nuova generazione secondo Euroink, presentata al convegno di Fisciano dal titolare Alberto Pighin e dal direttore tecnico Dario Sandroni. Le loro formule sono costituite da solventi (50-60%), pigmenti (13-16%), leganti (23-24%) e additivi particolari (2-3%), individuati e messi a punto per garantire, tra l’altro, la bassa tensione superficiale dell’inchiostro fra anilox e cliché, così da favorire il trasferimento dell’inchiostro sul substrato, a tutto vantaggio della stampabilità e del risultato finale di stampa. Determinante, inoltre, il corretto utilizzo dei solventi e delle relative miscele per evitare, ad esempio, che l’inchiostro essicchi su cliché e anilox e consentire così una più veloce messa a punto della macchina. Alta definizione – Gli inchiostri flessografici di nuova concezione ad alta definizione, in particolare, sono formulati con percentuali elevate (superiori del 35% rispetto agli inchiostri tradizionali) di pigmenti selezionati a bassissima reologia. Vengono prodotti con tecniche innovative di pre-dispersione e di macinazione, che permettono di ottenere finezze dei pigmenti quasi nanometriche, che favoriscono il perfetto trasferimento dell’inchiostro in fase di stampa e la conseguente pulizia degli anilox. Sono inoltre formulati con particolari resine poliuretaniche ad alto peso molecolare, esenti da plastificanti monomerici che, soprattutto nei processi di laminazione, evitano rischi di migrazione (set-off). «L’inchiostro – sottolinea al riguardo Sandroni – è un composto di sostanze chimiche, che dunque va controllato con la massima attenzione se si intende tutelare con efficacia la salute dei consumatori. Per questo in Euroink operiamo nell’osservanza delle più severe normative, impiegando un ridotto numero di materie prime, accuratamente selezionate e costantemente monitorate in fase di acquisto. Inoltre condividiamo le nostre competenze tecniche con laboratori di ricerca esterni e ci rapportiamo costantemente con i clienti per la verifica “sul campo” di idee, processi e innovazioni». |
Enrico Mensitieri riceve una targa da Gerardo Gambardella (Bioplast), Sante Conselvan (I&C) e Angela Conti (BiesSse) a riconoscimento del suo impegno imprenditoriale e associativo nella ricerca dell’eccellenza nel converting.