Annunciato lo spostamento, deciso dopo la rivoluzione del calendario fieristico internazionale a causa del Covid. Si riparte dalla Print4All Conference appena conclusa, guardando alle sfide di un comparto dinamico e costantemente impegnato a evolvere.
Il rinvio di eventi fieristici europei dedicati al printing, che avrebbero dovuto svolgersi in questi mesi di emergenza sanitaria, ha di fatto sconvolto il panorama fieristico internazionale e la presenza di altri eventi in date prossime a Print4All non avrebbe consentito alle aziende di decidere con serenità dove concentrare la propria attenzione e i propri investimenti.
Per questo, proprio per supportare al meglio il mercato, la manifestazione – nata dalla collaborazione tra Acimga, Argi e Fiera Milano e dedicata al mondo del printing a 360° (converting, package printing, labelling, stampa commerciale e industriale) – ha identificato una nuova collocazione temporale, annunciata in anteprima nel corso della Print4All Conference, appuntamento annuale di incontro del settore, che si è svolta in live streaming lo scorso 24 giugno.
Organizzata da Acimga, la Conference 2020 – “Future Factory – il domani si stampa oggi” – è stato l’ideale step di ripartenza del percorso verso la manifestazione. Seguita da più di 1200 partecipanti, connessi per il 33% dall’estero, ha infatti dimostrato ancora una volta l’importanza di questo appuntamento per la community del printing come occasione per confrontarsi e aggiornarsi e per fare il punto sui temi che saranno al centro del progetto fieristico.
Gli ultimi mesi hanno costretto tutti i comparti produttivi e industriali a un profondo ripensamento, rivelando con ancora maggior determinazione l’importanza dell’innovazione tecnologica, ma anche della resilienza e della flessibilità delle singole aziende. Ecco perché la Conference si è focalizzata su quelle tematiche – sostenibilità, Industry 4.0 – che, opportunamente cavalcate, possono trasformare la crisi stessa in opportunità. Se l’Industry 4.0 può diventare la chiave per l’efficienza – dunque connessione, integrazione di processi, remotizzazione – sostenibilità vuol dire efficacia – dunque attenzione alla ricaduta ambientale, ma anche economica e sociale che la produzione porta con sé.
Bisogna dunque ripartire puntando dritti a questi obiettivi, cogliendo i vantaggi che il lock-down, indirettamente, ci ha lasciato in eredità: la Digital Transformation, che, per rispondere all’urgenza, ha imposto un balzo in avanti pervasivo e performante nell’utilizzo di tecnologie già esistenti; la capacità di elaborare soluzioni smart, perché la stampa si è subito adattata a nuove modalità e nuovi supporti, ma anche la volontà di costituire una nuova normalità, un vero e proprio cambio di paradigma in cui digitalizzazione, Industry 4.0 e sostenibilità non possono più essere una scelta.
Il mercato: le prospettive per la ripartenza globale
Grazie alla testimonianza di diverse associazioni di tutto il mondo, la Conference ha permesso di tracciare l’attuale situazione di mercato a livello internazionale, alla luce degli stravolgimenti legati a lock-down ed emergenza sanitaria.
Secondo i dati di INTERGRAF, l’associazione europea del mondo del printing, il Covid ha avuto un impatto importante, ma per fortuna non così devastante sull’industria grafica europea, rappresentata da 109.000 aziende, 603.000 addetti e con un fatturato di 79 miliardi di Euro. Se è vero che molte aziende hanno spostato le campagne pubblicitarie su carta di almeno 6 mesi, tuttavia la pubblicità via posta è tornata e le previsioni sembrano incoraggianti: secondo Smithers la stampa a inchiostro aumenterà fino al 2024, con una tendenza crescente alla personalizzazione. A completare lo scenario europeo, la situazione della Gran Bretagna, dove l’impatto del Covid per il mondo printing è stato pesante. Il lock-down ha causato la cancellazione del 70% degli ordini (stime: PICON), con importanti conseguenze sul fronte occupazionale. Tuttavia, se la situazione è complessa per chi ha un approccio attendista e tradizionale, non mancano le opportunità per quanti investono per offrire nuovi prodotti ad alto valore aggiunto, proposte sostenibili e consulenze specifiche.
Passando a Paesi più lontani, secondo i dati di IPAMA l’India punta a un ritorno alla normalità nell’arco di 6-9 mesi: se a giugno 2020 la produzione è ridotta del 50%, la prospettiva è arrivare al 70% tra un mese.
Negli Stati Uniti, che hanno visto una contrazione del 5% per il settore del Printing, si prevede invece l’inizio della ripresa solo nel 2021 (stime APTech).
Puntano, infine, alle nuove tecnologie e all’integrazione gli stampatori in Cina, dopo che il mercato, secondo i dati dell’associazione PEIAC, ha subito negli ultimi mesi una contrazione di oltre il 30%.
Smart manufacturing e industry 4.0: verso “l’intelligenza aumentata”
Purtroppo, anche se se ne parla da tempo, l’Industry 4.0 è spesso percepita dalle aziende solo come nuovo investimento in tecnologia. Ma il recente lock-down ha dimostrato che una azienda è 4.0 solo quando riesce a connettersi e integrarsi con chi è a monte e a valle della catena del valore.
Una integrazione di filiera che comporta vantaggi tangibili: più resilienza, condivisione immediata delle informazioni, possibilità di prendere le decisioni in ottica collaborativa, cosa che minimizza i rischi e massimizza la capacità di reagire ai cambiamenti in corso.
Grazie allo sviluppo tecnologico, come è emerso dalle testimonianze dirette di alcuni imprenditori alla guida di importanti imprese del settore, l’azienda cambia: nascono processi produttivi realizzati attraverso catene brevi, dirette, legate tra loro e sinergiche e cambia anche il rapporto con i clienti, orientato a maggiore efficienza, più costante e collaborativo anche grazie, per esempio, alla gestione degli ordini da SAP, all’analisi qualitativa continua e alla manutenzione predittiva.
Sarebbe sbagliato, tuttavia, imputare le potenzialità di questo potente cambiamento solo alle nuove tecnologie: l’intelligenza Artificiale, una delle soluzioni tecnologiche più interessanti per varietà di applicazioni potenzialmente possibili, non sostituisce il cervello umano, ma diventa occasione per disporre di una ‘intelligenza aumentata’, garantendo a packaging e printing nuove applicazioni e nuovi modi di fare le cose e coniugando business e ricerca.
Sostenibilità ed economia circolare: un’opportunità da cogliere
Sostenibilità ed economia circolare rappresentano aspetti fondanti lo sviluppo industriale per Packaging e Printing. Durante la Print4All Conference è emerso come Industry 4.0 e sostenibilità siano profondamente sinergiche e complementari: proprio la tecnologia consente una gestione più oculata di energie e materiali, rendendo possibile il raggiungimento di obiettivi sostenibili.
Intraprendere un percorso verso lo sviluppo sostenibile per un’azienda non significa, così, affrontare soltanto dei costi, ma investire su un futuro migliore, difendere la propria brand reputation e diventare persino più attrattiva per gli attori della finanza sostenibile. Non si tratta dunque solo di un obiettivo etico o ambientalista. Si tratta di sostenibilità aziendale, di scelte in grado di risolvere problemi concreti e ottimizzare gli investimenti: nel package printing, per esempio, il 55% delle aziende ogni anno butta via oltre il 50% del materiale stampato, per una questione di stime errate. Risolvere il problema ricorrendo per esempio alla stampa digitale può voler dire risparmiare e gestire meglio le risorse aziendali, oltre che difendere l’ambiente.
Ecco perché diventa importante ragionare in ottica di economia circolare, seguendo i tre principi cardine: eliminare lo spreco, pensando al fine vita del prodotto; tenere in uso i prodotti il tempo più lungo possibile e infine riciclare e rigenerare i materiali di cui è composto.
Essere sostenibili non significa soltanto rispettare l’ambiente o fare qualcosa di utile oggi. Sostenibilità significa soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la possibilità alle future generazioni di soddisfare i propri.
Le aziende devono trasformare processi e relazioni per rendere sostenibile il prodotto, ma anche il packaging, il processo produttivo, l’approccio del dipendente, la comunicazione. Si tratta di una sfida complessa, che chiama tutti i componenti dell’ecosistema – produttori di macchine, di prodotti finiti e di servizi, fino al consumatore – a orientarsi verso un cambiamento di mentalità, priorità e comportamenti.
I materiali: all’origine del progresso, tra ricerca e riciclo
Il confronto intorno ai materiali per la stampa che si è svolto durante la Print4All Conference ha messo in luce come essi svolgano un ruolo cruciale per la realizzazione degli obiettivi di sostenibilità e per la concretizzazione dello sviluppo tecnologico. Non ci sono materiali meno efficienti di altri, come non esistono materiali meno sostenibili di altri. La consapevolezza con cui si utilizzano, la ricerca continua riguardo all’uso, trattamento e smaltimento, rappresenta la chiave di volta fondamentale per l’efficacia e l’efficienza dell’intero sistema del printing e del packaging.
La sensibilità per un utilizzo efficiente dei materiali è ormai molto presente nelle aziende del settore del printing, impegnate a investire in tecnologia e design per progettare soluzioni di packaging mono-materiale o sempre più facilmente riciclabili, a stretto contatto con i brand user e le loro esigenze.
Ma questa sensibilità deve permeare tutta la filiera, fino al consumatore finale. Così, se da una parte si punta a chiedere linee guida condivise sulla sostenibilità, con l’obiettivo di lavorare in Sistema e far convergere le esigenze del mercato, dall’altra si guarda alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica, talvolta fuorviata dalla demonizzazione dei materiali e non sufficientemente informata sui progressi raggiunti dall’industria per utilizzarli e riciclarli in modo efficiente e sempre più sostenibile.
Già oggi molti obiettivi legati al riciclo di alcuni materiali, come la carta, sono stati ampiamente raggiunti: la nuova direttiva europea prevedeva di arrivare al 75% di riciclo nel 2025 e oggi, secondo COMIECO, è già stato raggiunto l’81%. Anche per la plastica, secondo COREPLA si raggiunge attualmente il 45% del riciclo di questo materiale, con un raccolto annuo pari a 1 milione e 650 mila tonnellate.
Distanti, ma uniti: verso il 2022
La Conference 2020 ha gettato dunque le basi della riflessione su sostenibilità e Industry 4.0 che caratterizzerà l’edizione 2022 di Print4All, che si terrà in Fiera Milano dal 3 al 6 maggio.
La manifestazione si terrà nuovamente in contemporanea con IPACK-IMA, appuntamento dedicato alle tecnologie di processing e packaging, e INTRALOGISTICA ITALIA, evento dedicato a soluzioni e sistemi integrati di movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e picking.
Eccezionalmente per questa edizione PLAST e MEAT-TECH, le altre due manifestazioni che fanno parte di The Innovation Alliance, si terranno invece in date differenti.
Mentre PLAST conferma le date inizialmente previste e si terrà dal 4 al 7 maggio 2021, l’appuntamento con MEAT-TECH sarà dal 17 al 20 maggio 2021, in contemporanea con TUTTOFOOD, la fiera internazionale del B2B dedicata al food & beverage organizzata da Fiera Milano.
Una scelta contingente, nata dalla consapevolezza di poter in questo modo supportare le scelte di investimento delle aziende, ma che non mette in dubbio il valore della sinergia tra questi eventi, che insieme rappresentano il meglio della meccanica industriale riunita in una virtuale filiera. Se, dunque, cambiano le date delle manifestazioni di The Innovation Alliance, non cambia la voglia di fare sistema e di promuovere la logica dell’evento: le cinque realtà continuano a guardare al dialogo tra settori differenti come a una risorsa preziosa per le aziende e, per questo, finalizzata la ripartenza di ciascun evento, si metteranno al lavoro per creare iniziative trasversali che accompagneranno gli operatori fino alla reunion degli appuntamenti che verrà confermata dopo questo biennio di cambiamenti fuori dall’ordinario.